La Gazzetta dello Sport

Tocca a Milik abbattere il muro del Frosinone

●Il polacco in campo dall’inizio dopo il gol vittoria all’Atalanta

- Gianluca Monti NAPOLI

Stavolta al centro del Napoli ci sarà Arkadiusz Milik. Il centravant­i polacco tornerà titolare oggi contro il Frosinone per due valide ragioni: perché a Liverpool (suo malgrado) giocherà Mertens dall’inizio, ma anche perché lui a Bergamo si è ripreso la scena e, appunto, il posto. Almeno per una partita, questa contro i ciociari, che dovrà segnare il suo definitivo rilancio personale. Milik infatti ha segnato cinque reti in dodici apparizion­i in campionato, ma non ha smesso, in un certo senso, di far discutere. La rete decisiva contro l’Atalanta gli ha infatti restituito morale, ora gli manca continuità sia di impiego sia realizzati­va perché Milik non viene preferito a Mertens in Serie A da Napoli-Roma e, soprattutt­o, non ha mai segnato per due partite di fila.

GERARCHIE Anzi, nell’ultimo periodo ha fatto meglio da subentrato (reti ad Atalanta ed Empoli) rispetto a quando è partito dall’inizio (contro Udinese e, appunto, Roma). Il Frosinone, però, sembra avversario tenero, come lo era il Parma a cui Milik ha realizzato una doppietta – da titolare – alla vigilia in pratica di JuventusNa­poli. Ecco, quello che accadrà tra oggi e martedì sembra molto simile a quanto visto a fine settembre: due partite ravvicinat­e, la più importante appannaggi­o di Mertens e la prima, quella in cui si può fare turnover, per la quale viene scelto Milik. Le gerarchie, dunque, sono chiare ma ciò non vuol dire che Arek non intenda ribaltarle.

ESPLOSIONE Per riuscirci deve cominciare a segnare senza soste. Troppe sono state infatti le pause che si è preso sin qui, nella prima stagione napoletana senza infortuni. Una stagione nella quale vuole essere protagonis­ta come all’inizio (vedi gol in casa della Lazio). Sembrava il miglior viatico per la consacrazi­one, poi qualcosa a livello mentale si è «bloccato». Eppure, se ben assistito – come a Roma da Callejon e a Bergamo da Mario Rui – Arek non perdona. Per questo Ancelotti lo tiene in grande consideraz­ione, convinto che presto esploderà. Il Frosinone potrebbe essere la miccia giusta.

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Arkadiusz Milik, 24 anni

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