La Gazzetta dello Sport

Pippo Rischiatut­to «Il Bologna è con me Lo so: ci salveremo»

●Inzaghi si gioca il futuro, soprattutt­o dopo aver voluto chiudere prima il ritiro. «Ora dimostriam­oci uomini»

- Matteo Dalla Vite INVIATO A CASTELDEBO­LE

Pippo conferma tutto. E’ Pippo Rischiatut­to. E’ lui che ha fatto da garante della squadra, da capopopolo per il... ritiro del ritiro. Così. «La società non avrebbe voluto che il ritiro terminasse, voleva andare avanti - svela Inzaghi -: i giocatori sono venuti da me chiedendo di poter passare due notti a casa, li ho guardati negli occhi e ho capito che la gara l’avrebbero fatta lo stesso con forza e anche senza ritiro. Così mi sono preso la responsabi­lità: so che gruppo ho e quali valori ha in sé, l’ho fatto con piacere. La società ha accolto la mia richiesta e sono molto sereno». Tradotto: Pippo Inzaghi come fosse il capitano non-giocatore del Bologna. E ancora più di ieri, allora, il tecnico del Bologna si gioca tanto a Empoli, a capo di una squadra che adesso non può tradirlo «e che so che mi segue».

TIRARE UNA RIGA La storia è nota: dopo la libecciata di Genova ● le uniche vittorie del Bologna in questo campionato: Filippo Inzaghi le ha ottenute entrambe in casa, contro la Roma e contro l’Udinese. contro la Samp, la società aveva deciso di blindare la squadra in un ritiro comprenden­te la vigilia di BolognaCro­tone (poi conclusasi 3-0). Inzaghi aveva dovuto prendere atto del diktat societario, aveva subito sottolinea­to che non si trattava di «punizione» ma di condivisio­ne del momento, intanto stabiliva il bizzarro record di essere contempora­neamente blindato come suo fratello Simone alla Lazio. Poi, la svolta di mercoledì. «Alla fine - riprende il tecnico del Bologna che non vince in A da 7 gare - su 6 notti ne abbiamo fatte solo 2 a casa, ma non è questo il concetto: trattasi di grande assunzione di responsabi­lità da parte della squadra, quando sono venuti i giocatori a chiedermi di poter vivere due sere con le famiglie ho chiesto loro di pensarci bene prima di fare un passo del genere: mi hanno convinto. Così sono andato dalla società e ho comunicato il tutto. In assoluto non credo che un ritiro sia la ricetta giusta: serve essere uniti e non cercare un capro espiatorio. Il 30 dicembre, poi, tireremo una riga: vedremo se io e i giocatori ci saremo meritati il Bologna».

SFIDA DA UOMINI Il problema è che la gara di oggi è già un dentro-o-fuori. Inzaghi dà e cerca risposte. «Se dico 30 dicembre perché la società mi ha rinnovato la fiducia comunque andrà? Non ho bisogno una volta di più di parlare col club perché vedo quello che pensano di me ogni giorno». Anche gli alberi di Casteldebo­le sanno che Donadoni è ancora a libro-paga e che il primo ad essere interpella­to (nel caso...) sarà lui, ma la società valuterà solo dalle 17 di stasera: in caso di tre punti contro l’Empoli di Iachini, avanti con Inzaghi; in caso di «ics», idem; in caso di sconfitta se ne valuterà svolgiment­o e tipologia. Niente di automatico e stabilito, per ora. «E’ adesso che vengono fuori gli uomini - riprende Inzaghi -: noi lo siamo e dobbiamo dimostrarl­o alla società e ai tifosi, che verranno in tanti ad Empoli. Adoro certe sfide: nella mia vita ne ho affrontate mille e quasi tutte le ho vinte. Di certo dobbiamo migliorare contro una squadra che sta bene e ha un tecnico navigato per queste situazioni. Il mercato? Col club non ne parlo perché questa squadra così com’è può e deve fare di più. Sicurament­e più avanti ne parleremo, ma ora lo ritengo prematuro».

2

IL RETROSCENA «Il club voleva continuare il ritiro e allora mi sono preso io la responsabi­lità»

«Scommetto sulla salvezza a fine anno. I ragazzi sono stati a casa 2 notti su 6»

0

SCOMMETTO: SALVI Intanto, Santander si è ripreso dalla botta alla caviglia destra, Orsolini(«Che ha speso molto in Coppa») è in ballottagg­io con Poli o Dzemaili, «Calabresi anche se squalifica­to è voluto partire con noi, e questo dice tutto del clima che c’è in questo momento. Ah, scrivete una cosa: scommetto che a maggio il Bologna sarà salvo, me ne assumo la responsabi­lità, indipenden­temente da Empoli». Pippo ci mette la faccia su tutto. Basterà? ● le vittorie esterne del Bologna da circa un anno a questa parte: l’ultima gara da tre punti fu Chievo-Bologna 2-3 del 22 dicembre 2017

 ?? LAPRESSE ?? Filippo Inzaghi, 45 anni, tecnico del Bologna
LAPRESSE Filippo Inzaghi, 45 anni, tecnico del Bologna

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy