Ecco Paquetà È subito amore «Ho scelto il Milan per la sua storia»
●Il brasiliano esalta i rossoneri già all’atterraggio E la sera tifa a San Siro accanto alla moglie Maria
«Per la storia». È questa la ragione che ha spinto Lucas Tolentino Coelho de Lima, noto come Paquetà, a scegliere il Milan. L’ha detto lui stesso, appena poggiati i preziosi piedi sul suolo italiano: «Per la storia». Radiomercato racconta di una battaglia senza esclusioni di colpi per sottrarlo alle mire di Psg, Liverpool e Barcellona, club che ambiscono ad alzare la Champions in primavera a Madrid: merito dei buoni uffici brasiliani del d.t. Leonardo, del tempismo nel portare a termine la trattativa, ma merito anche del fascino internazionale del Diavolo. Quel «Per la storia» pronunciato salendo in auto appena fuori da Malpensa, in risposta alla domanda «Perché hai voluto proprio il Milan?», significa «per il prestigio del club». Se Lucas manterrà le promesse e saprà camminare sulle orme di Kakà, in quella storia a strisce rossonere entrerà pure lui. Ma è presto per dirlo, prestissimo. Per ora c’è solo l’attesa. C’è solo la voglia di sfondare, ci sono solo i sogni dei tifosi. Il resto è un libro tutto da scrivere.
LA GIORNATA Intanto il primo assaggio di Milan il ragazzo di Rio l’ha avuto ieri sera a San Siro, in tribuna, tifando per i futuri compagni nella sfida di campionato col Torino. È stato l’ultimo atto di un weekend lungo, molto lungo, per lui. E anche per la moglie Maria Eduarda e i genitori, che l’hanno accompagnato al di là dell’oceano a prendere contatto con la nuova avventura italiana. La famiglia di Paquetà s’è imbarcata con lui sabato sera all’aeroporto di Rio, in direzione Lisbona. Scalo mattutino nella capitale portoghese (nazione di cui Lucas ha il passaporto che lo rende comunitario, particolare non da poco) e poi via, coincidenza volante per Malpensa. L’aereo è atterrato al Terminal 1 con 7 minuti di anticipo rispetto all’orario indicato dai tabelloni: 11.08 invece di 11.15. Piccolo segnale che qui si va di fretta, per chi crede in queste cose: sulla strada per la gloria non c’è tempo da perdere. Non c’erano tifosi ad accoglierlo, come invece accadrà in gennaio, quando il suo approdo al Milan sarà definitivo. Accompagnato dai cronisti e dalla delegazione rossonera all’auto nera che lo attendeva fuori dagli Arrivi, è salito a bordo e si è diretto in hotel a Milano, per recuperare le energie. Poi il trasferimento allo stadio, dove si è seduto in tribuna autorità, nella fila sottostante a quella occupata da Leonardo, Maldini e Gazidis. «Giorno speciale», posterà su Instagram a fine gara.
I PROGRAMMI Il primo approccio di Paquetà con l’Italia potrebbe durare qualche giorno in più rispetto ai 2-3 annunciati da Rino Gattuso: per cercare casa a Milano e gettare le basi per la nuova vita potrebbe essere utile una permanenza fino al prossimo weekend. Di certo, da oggi inizierà a conoscere il mondo Milan, a cominciare dal centro tecnico di Milanello. La sua agenda prevede naturalmente qualche test atletico e il saluto al resto della squadra, che si prepara ad accoglierlo. Gattuso di lui ancora non parla, ma da quanto filtra il tecnico rossonero ha apprezzato la disponibilità del ragazzo a partire per le vacanze solo dopo questo blitz italiano. Paquetà, va ricordato, ha appena concluso al secondo posto il Brasileirao col Flamengo e adesso deve staccare un po’, ricaricare le batterie e dedicare del tempo alla donna con cui si è appena sposato. Dai primi di gennaio sarà di nuovo a Milano. E in linea teorica sarà disponibile fin da subito, pronto a prendere un altro aereo per l’Arabia Saudita, dove il Milan sfiderà la Juve nella Supercoppa italiana il 16 gennaio. Il calendario, prima di quell’impegno, prevede anche gli ottavi di Coppa Italia a San Siro contro la Sampdoria: dopo quel match, anticipato dal 13 al 12, i rossoneri partiranno per Gedda.
JACK Gattuso quasi certamente preferirà gestire con calma l’ambientamento di Lucas: un po’ perché i concetti di calcio di Rino necessitano di un certo tempo di apprendimento, un po’ perché in fase offensiva il Diavolo è già ben fornito di bocche da fuoco. Semmai, al momento la posizione più utile in cui inserire il jolly Paquetà è quella di mezzala sinistra, là dove giocava Giacomo Bonaventura prima dell’operazione al ginocchio sinistro. Sempre per chi crede ai segnali, ieri a Malpensa è rientrato anche Jack, circa 4 ore prime del brasiliano: veniva da Pittsburgh, Stati Uniti, la città in cui si è operato.