Leo rinuncia a Ibra «Non arriverà» Ma spara due colpi
●Il d.t.: «Presto una punta e un centrocampista» Su Fabregas: «Ci abbiamo provato, ma non a fondo»
Eadesso bisogna riscrivere un’altra storia, e in fretta. Perché quella che «sarebbe potuta essere bellissima», ovvero il grande ritorno di Ibra, non si chiuderà col lieto fine, parola di Leonardo. «Ibra ci ha sempre ricordato della sua posizione, ci ha dato la sua parola e lui è un uomo di parola – ha spiegato ieri il d.t. rossonero a Sky −. Se i Los Angeles Galaxy avessero soddisfatto le sue condizioni sarebbe rimasto, lo hanno fatto e rimarrà. Sarebbe stata una storia bellissima, avrebbe dato un peso importante ma non sarà possibile». Boom. Il Milan ha bisogno di un’altra punta ma non sarà Zlatan: le idee vanno riordinate in tempi brevi, le strategie per gennaio ridisegnate.
ATTACCO E CENTROCAMPO Tramontata la pista Ibra, si virerà su altri nomi ma non si perderanno di vista gli obiettivi: oltre a Paquetà, a Gattuso servono un attaccante e un centrocampista in più. Lo ha detto il tecnico rossonero tra le righe, ci ha messo il punto esclamativo Leo: «Al momento la squadra è quarta – dice il brasiliano −, e non dobbiamo dimenticarci delle difficoltà da cui siamo partiti, e dei tanti infortunati. Con un centrocampista in più ed un innesto in attacco questa squadra può migliorare, la proprietà vuole intervenire ma ci sono dei paletti da rispettare. Purtroppo il Fair Play finanziario è diventato un puzzle, difficile da capire: dobbiamo aspettare e capire cosa fare».
CESC, AFFONDO? Dall’infortunio di Biglia in poi, si sa, il Milan è alla ricerca di un profilo che possa colmare il vuoto lasciato dall’argentino in cabina di regia. La crescita continua di Bakayoko ha rimandato l’urgenza, ma le caratteristiche del francese non corrispondono all’identikit studiato nei corridoi di via Aldo Rossi: ecco perché Leonardo e Maldini si sono mossi da tempo per garantire a Gattuso un centrocampista centrale con visione di gioco e tempi da play. Il nome più caldo è quello di Fabregas, che al Chelsea non trova spazio: Cesc e il Milan si sono fatti gli occhi dolci più di una volta in passato e sfiorato il matrimonio con i rossoneri all’alba dell’era Li. Ora il flirt si è riacceso, come conferma Leo: «Abbiamo valutato, visto le possibilità, ma senza affondo. Stiamo studiando le condizioni». Già, perché Fabregas ha un contratto in scadenza il prossimo giugno: per lasciarlo partire subito, gli inglesi chiedono una cifra compresa tra i 10 e i 12 milioni di euro; al Milan servirebbe uno sconto, anche in ottica FFP, tra la nuova sanzione Uefa in arrivo – economica, dice Leo – e le regole da rispettare. L’affondo, allora, potrà scattare solo una volta che i due club avranno raggiunto un’intesa sulle cifre. L’alternativa resta Sensi del Sassuolo: gli emiliani lo considerano ufficialmente incedibile, la scintilla per far cambiare idea a Squinzi potrebbe farla scoccare solo una somma importante calata sul piatto.
I MESSAGGI DELLA UEFA NON POSSONO ESSERE IGNORATI
LEONARDO SUL MERCATO