Il Chievo spaventa il Parma Poi Bruno Alves fa il Ronaldo
● Con una stupenda punizione il portoghese amico di CR7 acciuffa il pareggio Veneti tonici e in vantaggio con Stepinski. Senza Gervinho è dura per i gialloblù
Senza Gervinho la domenica del Parma non è una festa completa: gli emiliani frenano e si fanno imporre il pareggio casalingo dal Chievo. Ciò significa che, per il loro modo di giocare basato soprattutto sulle verticalizzazioni e sulle improvvise ripartenze, non possono prescindere dalla velocità dell’ivoriano. Se devono cucire e ricucire la trama, il discorso si fa più complicato. Il Chievo di Di Carlo, che da quando si è accomodato in panchina ha conquistato tre pareggi consecutivi (a Napoli, in casa contro la Lazio e ora al Tardini), dimostra di essere un avversario tutt’altro che malleabile, nonostante l’ultimo posto in classifica: gioca con discreta personalità, ha energie fisiche e buone idee. Il Parma, che va sotto in avvio di ripresa, deve sudare non poco per rimettere in equilibrio la sfida, e ci riesce grazie alla determinazione e alla grinta, perché sul piano tecnico non si vedono i 19 punti che separano le due squadre.
TRAPPOLA Il 4-3-1-2 disegnato da Di Carlo è in realtà una trappola che ingabbia il contropiede pensato dal Parma. Non riescono quasi mai, i ragazzi di D’Aversa, a sgommare con facilità, perché il Chievo pressa molto (e lo fa abbastanza bene) e recupera in fretta il pallone. Inoltre, sfruttando la superiorità numerica in mezzo al campo, dove Radovanovic ha tutto il tempo e lo spazio per giocare, gestisce con pazienza le azioni e non va in affanno. Il gol di Stepinski, in avvio di ripresa, è una pugnalata al cuore per il Parma che appare troppo lento e prevedibile.
BENZINA La fortuna degli emiliani si chiama Bruno Alves: punizione dal limite, lui si prepara come fa il suo amico Cristiano Ronaldo, calcola la traiettoria con precisione millimetrica e piazza un colpo degno di CR7, proprio all’incrocio dei pali. La rete del pareggio è benzina per la risalita e gli emiliani schiacciano forte sull’acceleratore. D’Aversa cambia le ali (fuori Biabiany e Di Gaudio, dentro Siligardi e Sprocati), ottiene una pressione costante sulla difesa del Chievo e costringe Depaoli al fallo che gli costa la seconda ammonizione. A questo punto, mancano una ventina di minuti alla fine, si pensa che il Parma in undici contro dieci possa completare l’operazione-sorpasso. E invece Di Carlo inserisce Cesar, stringe i difensori a protezione di Sorrentino e porta a casa il pareggio. Gli emiliani hanno un’occasionissima con Inglese, ma il tiro si ferma sul palo.
SEPE 5,5 Niente da fare sul gol, gigioneggia troppo con i piedi. IACOPONI 6 Attento in fase difensiva, poco servito in avanti.
GAZZOLA 6 Fa il terzino destro e piazza un paio di buoni cross. BASTONI 6 Ringhia su Pellissier e lo limita con personalità.
GAGLIOLO 6 Si fa sorprendere nell’azione del gol del Chievo. RIGONI 5,5 Ingaggia un duello molto fisico con Obi e non riesce quasi mai ad avere la meglio.
SCOZZARELLA 6,5 Ordinato nella manovra, gli mancano i punti di riferimento per le verticalizzazioni. BARILLA’ 6 Hetemaj lo fa correre, ma lui non si sottrae.
BIABIANY 5 Deludente perché non accende il contropiede.
SILIGARDI 6,5 Fa da raccordo tra e il Parma con lui risale la corrente. INGLESE 5,5 Un palo clamoroso. Fosse stato più lucido, avrebbe segnato.
DI GAUDIO 5,5 Troppo fumoso: pochi cross, poche incursioni.
SPROCATI 6 Ingresso positivo anche se a volte sembra che il pallone gli scotti tra i piedi.
ALL. D’AVERSA 6 La solidità c’è, la grinta pure, ora serve qualche idea offensiva in più.