Quintero e il Pity ai supplementari River campione
●Benedetto e Pratto, poi decide l’ex Pescara Espulso Barrios, Gago k.o.: il Boca finisce in 9
È
finita. E ha vinto il River. La finale più lunga della storia della Libertadores, iniziata il 10 novembre, si è chiusa al 5° tentativo, dopo un diluvio, un 2-2, un assalto a base di pietre e gas urticanti, un rinvio e un 3-1 arrivato nei supplementari al Bernabeu, a 10.000 km di distanza dal Monumental, dove si doveva giocare il ritorno di questo Superclasico. Era il primo Boca-River in finale nei 58 anni di storia della competizione e anche la prima partita giocata fuori dal continente Americano, e ne sono state giocate 5.528.
CALCIO PRIMORDIALE Si temeva la guerra, è stata la festa del calcio antico, d’altri tempi. Che descriviamo con linguaggio vintage, affidandoci alla memoria. Quello delle entrate maschie (o assassine, a seconda della sensibilità) e dei rinvii a campanile. Del continuo e prolungato assedio all’arbitro con capannelli e discussioni che portano ad attese lunghissime per il tiro di una punizione. Della punizione a due in area per gioco pericoloso, che non si vedeva da anni. Di mosse di judo per fermare gli avversari, cinturati. Del portiere volante, quello del Boca, in attacco dal 9’ del 2° tempo supplementare, infilato dall’attaccante che s’invola da solo nella prateria avversaria. Degli svarioni difensivi, delle palle svirgolate, dei passaggi di tre metri sbagliati, della pelota regalata agli avversari, della corsa senza domani né pensiero, della garra dura e pura, senza un minimo di pausa, un secondo passato a pensare, un’idea che porti alla ricerca del compagno. No. Questo derby di Baires violentemente trasportato al Bernabeu e offerto in diretta a decine di grandi calciatori ha significato un ritorno a un futbol primordiale, primitivo. E di fronte a un calcio così non resta che cantare. Tanto, sempre, con passione. Per non pensare, per non riflettere, come i calciatori in campo.
TUTTI DIETRO Non è casuale che abbia vinto la squadra che ha provato a giocare. Almeno