La Gazzetta dello Sport

Verona scaccia le streghe Matos riaccende la luce

●●rosso cancella i dubbi dell’ultimo periodo e vince a Benevento Graffio del brasiliano, Coda sciupa un rigore, poi Hellas da battaglia

- Nicola Binda INVIATO A BENEVENTO

ARBITRO Piccinini di Forlì ESPULSI Costa (B) al 4’ s.t. e Balkovec (V) al 40’ s.t. per doppia ammonizion­e (tutte per gioco scorretto)

AMMONITI Volta (B), Crescenzi (V) e Danzi (V) per gioco scorretto; Matos (V) e Lee (V) per comportame­nto non regolament­are; Montipò (B) per proteste

NOTE paganti 1.370, incasso non comunicato; abbonati 8.438, quota non comunicata. Tiri in porta 3-5 (con un palo). Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 2-4. Angoli 8-6. Recuperi: p.t. 4’; s.t. 5’

Correva il 22 settembre e sotto il sole di Crotone un convincent­e Verona annunciava ufficialme­nte la sua candidatur­a alla Serie A. Che illusione. C’è voluto il ritorno al Sud, e in una fredda serata, per rivedere l’Hellas vincere in trasferta, e comunque ritrovare quei tre punti che mancavano dal 27 ottobre (2-1 al Bentegodi col Perugia). Che sia una squadra da A, però, è meglio aspettare a dirlo, perché serve la continuità. Di sicuro è stata una bella vittoria, arrivata perché oltre alla solita buona organizzaz­ione, al possesso palla e ai passaggi riusciti (due dati che vedono l’Hellas in vetta al torneo), sono anche state costruite diverse occasioni da rete. E in più il bomber di casa Coda ha voluto anticipare il Natale facendo un regalo che Silvestri non si sarebbe mai immaginato.

FISCHI AL BENEVENTO Due alibi per il Benevento. Il primo è quello di aver dovuto giocare in dieci quasi tutto il secondo tempo, per il secondo giallo a un irriconosc­ibile Costa. Il secondo è l’errore di Coda, che 3’ dopo il gol del Verona ha avuto il rigore (mani di Lee in barriera) per pareggiare: il capocannon­iere di Bucchi (7 gol) ha deciso di fare il cucchiaio, ma è stato un disastro perché Silvestri è rimasto fermo e si è trovato il pallone tra le mani. In generale però il Benevento ha giocato male, senza una vera regia (Viola infortunat­o, Nocerino in panchina) e senza riuscire a superare la difesa altissima del Verona: nessuno dei trequartis­ti di Bucchi è riuscito a buttarsi negli spazi. Eppure nel primo tempo tre buone occasioni sono arrivate (Tello e Coda a lato, Bandinelli parato), mentre nella ripresa solo un diagonale di Improta (oltre al rigore scellerato) ha fatto gridare al pari. Male. E il saluto negato dalla curva alla squadra dopo il fischio finale la dice tutta.

CRESCITA VERONA Anche al Verona mancava il regista. Grosso ha inventato Gustafson, che ha fatto il suo, e ha lanciato il 19enne Danzi come mezzala. ACTIVA Scelte coraggiose, che hanno pagato. Il Verona ha fatto la solita partita con tanto possesso palla, cercando di scatenare Matos e Lee che hanno messo in ambasce la difesa di casa, con Di Carmine marcato dai tre centrali ma comunque insidioso: clamoroso però l’errore al 22’, quando a due metri dalla porta s’è buttato di pancia per appoggiare in rete una palla che invece è finita alta. Nella ripresa il coraggio è aumentato e dopo un tiro di Lee che ha colpito il palo esterno è arrivata la rete: punizione di Balkovec respinta da Montipò, che ha detto di no anche alla prima ribattuta di Di Carmine ma non alla seconda, di testa, di Matos. In 11 contro 10 il Verona ha gestito bene la situazione, sfiorando il 2-0 in contropied­e con Crescenzi e lo stesso Matos. Comunque la vittoria è arrivata: sarà quella della svolta?

VOLTA 6 Sempre utilizzato da Bucchi, un calcio a Di Carmine (ex compagno) gli costa il giallo e quindi (era in diffida) la squalifica.

BILLONG 6 Sta attaccato a Di Carmine e fatica a contenerlo. COSTA 4,5 Un rientro negativo: falloso, rimedia due gialli sacrosanti. IMPROTA 5,5 Si sacrifica abbassando­si molto e così non porta sostegno in avanti.

TELLO 5 Disordinat­o e impreciso: altra prova negativa.

BANDINELLI 6 Chiamato a compiti di regia sente la responsabi­lità. BUONAIUTO 5,5 Parte molto determinat­o, poi si spegne la luce. (Ricci s.v.)

DI CHIARA 6 Torna nel suo ruolo di spinta ma ha un altro problema ed esce dopo mezzora.

GYAMFI 6 Entra spingendo molto ma con poco ordine.

CODA 4,5 Una follia battere un rigore così in 10 contro 11 e sotto 1-0. ASENCIO 5 Non la prende mai, non tira in porta e non aiuta la squadra. LETIZIA 5 Non sta bene e si vede, e non solo per le due punizioni in curva. ALL. BUCCHI 5 Non sfrutta la difesa alta del Verona scatenando negli spazi i suoi trequartis­ti: brutto passo indietro.

LA PARTITA Premiate le scelte del tecnico veneto: ok il giovane Danzi anche da interno

La squadra di Bucchi ha giocato in dieci la ripresa. Negato il saluto dai tifosi

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Il gol decisivo di Ryder Matos, 25 anni: per il brasiliano si tratta della seconda rete consecutiv­a

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