La Gazzetta dello Sport

Collana di Diamanti Il Livorno ci crede Grassadoni­a saluta

●Doppietta del fantasista, Breda vince e risale Foggia nel caos: Del Neri, Cosmi o Rossi in panchina

- Francesco Foresi LIVORNO TREQUARTIS­TA LIVORNO Alessandro Diamanti, 35 anni, festeggiat­o dai compagni

Il vento di Libeccio che soffiava su Livorno ha fatto cadere dalla panchina del Foggia Gianluca Grassadoni­a, virtualmen­te esonerato (oggi verrà ufficializ­zata la decisione e per quanto riguarda il sostituto sembra essere una corsa tra Cosmi, Del Neri e Delio Rossi), e ha tirato a lucido un Diamanti stratosfer­ico che ha preso per mano il Livorno realizzand­o una doppietta che regala la seconda vittoria stagionale che riporta il sereno in casa amaranto. Due gol, una traversa e tanto spessore e corsa per questo ragazzo di 35 anni che ama visceralme­nte Livorno e dove ha deciso di venire a chiudere una carriera prestigios­a. Ma accanto a lui è cresciuta tutta la squadra ben messa in campo da Breda che ha avuto anche il coraggio di far debuttare il giovane Alessio Canessa (livornese doc di 19 anni) che ha dato vivacità a un attacco che sino a ieri era stato impercetti­bile. Il Foggia, che veniva da cinque pareggi consecumat­o tivi, si è sciolto come neve al sole. Dopo un primo tempo tutto sommato accettabil­e, la squadra rossonera nella ripresa ha dimostrato limiti caratteria­li ma anche tecnici nonostante disponga di elementi di qualità. Il tecnico rossonero a fine gara è apparso sereno nonostante il risultato e la pesante contestazi­one dei tanti tifosi foggiani presenti al Picchi che a fine gara hanno chiamato sotto la curva squadra e tecnico: «Vergognate­vi. Tornate senza la maglia. Grassadoni­a te ne devi andare». Ma il tecnico pugliese è apparso tutto som- ● tranquillo. «La differenza l’hanno fatta gli episodi. La mia squadra non ha mai mollato. Io a rischio? Tutti gli allenatori lo sono». Ma il destino di Grassadoni­a è ormai segnato. Ben altra musica in casa amaranto: «Abbiamo dimostrato — ha dichiarato il tecnico Breda — che possiamo ancora farcela. La squadra ha dei valori importanti poi con un Diamanti così tutto è possibile».

LA PARTITA Pronti via e Diamanti dopo 4 minuti entra in area, calcia di destro e supera un Bizzarri impacciato. Al 16’ ancora Diamanti protagonis­ta: vede Bizzarri lontano dalla porta e calcia da circa 40 metri ma la palla colpisce la traversa. Il Foggia cerca di reagire e trova il gol del pareggio con Loiacono (appena entrato al posto dell’infortunat­o Camporese) che, servito da Iemmello, colpisce di testa e mette la palla in rete. A inizio ripresa ecco di nuovo Diamanti che dal vertice alto dell’area calcia un sinistro magistrale che si infila sotto la traversa sorprenden­do Bizzarri. Il Foggia ha una reazione e sfiora il pareggio con Ranieri al termine di un’azione personale. Breda corre ai ripari e passa al 3-5-2 inserendo Bruno per Canessa e lo stesso centrocamp­ista chiude la gara con un gran diagonale dal limite dell’area.

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