Astori indagati due medici: omicidio colposo
C’è una nuova perizia Due medici indagati per omicidio colposo ●La Procura manda due avvisi di garanzia agli specialisti che a Cagliari e a Firenze hanno dato l’idoneità sportiva all’ex capitano viola
Le extrasistole riscontrate sarebbero state sottovalutate: inchiesta riaperta
FIRENZE
La tragedia di Davide Astori si arricchisce di un altro inquietante capitolo. Ieri la Procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia nei riguardi di due medici che risultano indagati per il reato di omicidio colposo. Si tratta di due professionisti che lavorano in strutture ospedaliere incaricate di certificare l’idoneità sportiva degli atleti. E che hanno dato il via libera all’attività agonistica di Astori quando era tesserato per il Cagliari e per la Fiorentina. Uno di loro è il Professor Giorgio Galanti, direttore della clinica universitaria di Careggi, storico responsabile dello staff medico della Fiorentina, oggi consulente scientifico del reparto sanitario del club viola con attività riguardanti nutrizione, ricerca e convegni: è lui che ha firmato i due referti medici pubblicati ieri da La Nazione.I due indagati hanno ricevuto un invito a comparire davanti ai magistrati che stanno seguendo l’inchiesta e cioè Giuseppe Creazzo, capo della Procura di Firenze, e Antonino Nastasi. L’Ansa ha raccolto le parole di Galanti: «Non so esattamente di cosa si tratta, ero fuori Firenze e vedrò il mio avvocato solo domani mattina (oggi, ndr) — confermando di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla procura di Firenze —. Devo vedere e capire esattamente di cosa si tratta»,
LA CONSULENZA È probabile che i due medici si presentino davanti ai magistrati già a metà di questa settimana. E non è escluso che chiedano, a loro volta, un’ulteriore perizia. Come si è arrivati a questi due avvisi di garanzia? La Procura di Firenze ha tratto indicazioni importanti dalla consulenza affidata al professor Domenico Corrado dell’Università di Padova, un luminare in materia. A quest’ultimo è stato chiesto di indagare sulle cause che avevano portato alla morte di Davide Astori il 4 marzo 2018 in un albergo di Udine, a poche ore dalla partita di campionato Udinese-Fiorentina. Di capire se la malattia che ha portato a questa tragedia, una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro che ha causato la fibrillazione che ha provocato l’arresto del cuore di Davide, poteva essere diagnosticata prima che producesse i suoi effetti mortali. Il professor Corrado ha ripercorso la storia clinica del capitano nelle sue esperienze calcistiche a Cagliari, Roma e Firenze. Raccogliendo gli esiti dei vari elettrocardiogrammi sotto sforzo ai quali il giocatore si è sottoposto per avere l’idoneità. Poi, ha illustrato ai magistrati le sue conclusioni. Nella perizia si pone grande attenzione su alcuni test sotto sforzo che avrebbero evidenziato qualche anomalia. Sia quando giocava nel Cagliari, sia nei due anni in viola.
ALLARME Nei test sotto sforzo effettuati al Centro di Medicina dello Sport di Careggi a Firenze emergono, nell’esame del 2016, la presenza di extrasistole ventricolari e nel test del 2017 risulterebbe anche un’ extrasistolia a due morfologie. Campanelli d’allarme sulle condizioni del cuore che, forse, avrebbero dovuto essere valutati di più. Suggerendo, magari, l’ipotesi di sottoporre Davide a ulteriori esami. A proposito: il giocatore era stato avvertito di questo scenario clinico? E lo staff medico della Fiorentina? Domande, per il momento, senza risposta.
NUOVO MATERIALE I magistrati ieri hanno raccolto ulteriore materiale nelle strutture ospedaliere nelle quali Astori si era sottoposto agli esami necessari per ottenere l’idoneità sportiva. L’ipotesi che la tragedia potesse essere evitata rende questo momento terribile per i familiari e per la compagna di Davide. Anche Fiorentina e Cagliari seguono con la massima attenzione gli sviluppi dell’inchiesta. Il presidente operativo del club viola Mario Cognigni ha così commentato: «La Fiorentina ha preso atto di quanto emerso oggi in merito alla tragedia di Davide Astori. Il club viola, da sempre vicino alla famiglia di Davide, ritiene doveroso mantenere un rigoroso silenzio nel rispetto del ricordo del nostro Capitano e dei suoi cari, in attesa di ulteriori sviluppi delle indagini in corso». Tutti aspettano risposte chiare. Ma sarà una «partita» ancora molto lunga.
LA MOTIVAZIONE
La consulenza segnala che le aritmie riscontrate durante gli esami potrebbero essere state sottovalutate