Il Psg non fa calcoli A Belgrado vuole vincere
●Kylian Mbappé spavaldo: «Siamo qui per qualificarci, non per guardare i fan, nessun timore»
Attaccare e non lasciare nulla al caso. Questo il piano del Psg che si gioca tutto, o quasi, a Belgrado. Contro una Stella Rossa che però non ha ancora rinunciato a un posto in Europa League. E che davanti al suo pubblico non ha mai perso nelle ultime 32 gare, dall’ottobre 2017, mettendo alle corde il Napoli (0-0) e mandando al tappeto il Liverpool (2-0). I serbi poi con il Psg hanno un conto in sospeso. Non tanto il 6-1 dell’andata, quanto l’onta dei sospetti di aver venduto la partita. L’inchiesta Uefa è in corso, nel frattempo il club dell’emiro del Qatar non può permettersi passi falsi. Scalare nella competizione continentale minore sarebbe un fallimento. L’antidoto è l’estro di Neymar, su cui c’è ottimismo nonostante i recenti acciacchi.
CALCOLI Con il brasiliano, Mbappé che nonostante i 19 anni non intende farsi condizionare dal famoso corridoio zeppo di guardie che porta in bocca agli ultrà: «Sarà una nuova esperienza - spiega l’attaccante -, ma siamo qui per qualificarci, non per guardare i tifosi». Il Psg può passare anche perdendo, se il Liverpool non batte il Napoli. Oppure pareggiando, ma poi contando su una vittoria dei Reds per 1-0, 2-1, 3-2 o con almeno due gol di scarto. Calcoli troppo rischiosi per Tuchel che non si fida, visto che né Klopp né Ancelotti hanno raccolto i tre punti qui: «Con una vittoria andiamo agli ottavi, siamo pronti per questo. Ai miei ragazzi non dirò cosa succede ad Anfield perché voglio siano concentrati fino all’ultimo. In caso me ne servirò io per fare qualche cambio».
INTESA Meglio quindi affidarsi alle stelle là davanti: «Con Neymar – avverte Mbappé – c’è sempre più intesa. Poche squadre possono permettersi qualità come la sua. Anche se non si è allenato molto, per lui non è un problema». In porta invece tocca a Buffon, salvo sorprese. Negli ultimi giorni però è emersa la questione Areola, non tanto per il rapporto d’intesa con l’ex bianconero, quanto per il rinnovo che non arriva. Il francese, formato in casa, va in scadenza come Rabiot a giugno e oltre ai 5 milioni di ingaggio chiederebbe più garanzie. Anche perché Buffon, finora impeccabile, punta a prolungare l’esperienza a Parigi di un anno. In campo anche Verratti, con al fianco Marquinhos utilizzato strategicamente in una posizione ibrida tra difesa e mediana contro il Liverpool, ponendo le basi di una vittoria (2-1) che ha trasmetto certezze ai parigini. Ma occhio ai serbi: «Neymar – spiega l’allenatore Milojevic – è un giocatore di classe mondiale e non è l’unico nel Psg. All’andata li abbiamo rispettati troppo. Ora però non abbiamo più paura di nessuno».