Mago Donnarumma Brescia da sogno Bufera Salernitana
●Tris dell’attaccante, Colantuono sulla graticola A fine gara giocatori campani a rapporto dai tifosi
Un vento tagliente è salito attorno all’Arechi prima della gara come se volesse annunciare la planata di un rapace. Il tempo di entrare in campo e il pericolo si è materializzato con una maglia bianca, il numero 9 e il nome di Alfredo Donnarumma. Uno che in questo stadio ha lasciato un bel ricordo per i due anni trascorsi (18 gol) e che in un tempo ha scritto una pagina storica. Tre gol. Tre rasoiate micidiali. E tre gioie negate, perché di esultare proprio non se l’è sentita. Solo dopo il primo gol ha mostrato una maglietta celebrativa per le 100 reti in carriera. Poi basta, braccia al cielo a chiedere scusa a uno stadio attonito, che comunque l’ha applaudito.
TROPPO BRESCIA Il protagonista è stato lui, ma tutto il Brescia merita applausi per la prima vittoria esterna. Sarebbe potuta finire in goleada vista l’imbarazzante Salernitana, per la seconda volta (come con l’Ascoli) schierata con una difesa a quattro e il trequartista. Il problema è stato a centrocampo, visto che i tre di Colantuono non ci hanno capito nulla, lasciando spazi clamorosi. Spalek è stato bravo ad allargarsi sul centrosinistra: Castiglia era regolarmente fuori posizione, Di Tacchio non ha il passo per seguirlo e lui ha potuto innescare le punte. Ma tutto il Brescia si è mosso con una sincronia perfetta, correndo più della Salernitana, aprendo bene il campo e verticalizzando con ferocia. Ai gol ci ha pensato Donnarumma: al 5’ dopo assist di Morosini con la difesa aperta, al 9’ in contropiede con un rasoterra dal limite, al 32’ dopo uno scellerato rinvio di Micai non controllato da Akpa Akpro e trasformato dal capocannoniere (13 gol in 12 gare) in gol con un pallonetto. E non solo: il miglior attacco della B (28 gol) ha creato occasioni in serie, sprecandole per eccesso di cattiveria, colpendo anche una traversa con un pallonetto di Bisoli. Dopo il quale Gastaldello si è fatto male da solo, Corini ha chiesto che venisse fermato il gioco e l’arbitro l’ha espulso.
SALERNITANA DA INCUBO La convocazione della squadra sotto la curva dopo il fischio finale ha reso totale l’umiliazione della squadra. Un altro 3-1, dopo quello di Cittadella, e prima sconfitta in casa, in uno stadio che prima aveva portato 17 punti (5 vittorie) e sembrava un fortino. Gli apache di Brescia l’hanno demolito, complici le scelte di Colantuono ma anche la pessima interpretazione degli uomini in campo. Oggi la Salernitana è fuori dai playoff e vive giorni di tensione, con Lotito che se ne è andato furibondo: potrebbe mettere in discussione la panchina.