Caccia alla punta Quagliarella in pole Spuntano anche Rashford e Origi
●Tramontato Ibrahimovic, Leonardo vira su Quagliarella. Occhio a Origi e il sogno è Rashford
Il calcio spesso vive di «mai dire mai», ma la chiusura di Leonardo dell’altra sera su Ibra – a meno di sorprese al momento non ipotizzabili – parrebbe davvero troppo netta per alimentare ancora le speranze: «Sarebbe stata una storia bellissima, ma non sarà possibile. I Galaxy hanno soddisfatto le sue condizioni e quindi rimarrà là». Parole pronunciate con tono netto e con un’espressione ovviamente non molto entusiasta: l’idea Zlatan a Milanello era accarezzata con molto favore, oltre che condivisa. La fumata nera illustrata da Leo quindi ha dato corso a un duplice problema: il primo è il mancato arrivo di un giocatore che le gente milanista attendeva con grandissimo affetto ed entusiasmi; il secondo è che occorre ovviamente un piano B. E la giornata di ieri ha prodotto alcuni nomi.
OPZIONI La pista principale porta a Quagliarella. E’ un nome che piace, seguito già da un po’ e che riscuote un gradimento elevato (anche se non plebiscitario). Leonardo aveva già pensato a lui nelle scorse settimane, ma il nome di Ibrahimovic – che pareva davvero a un passo dal ritorno in rossonero – aveva di fatto congelato le altre ozpioni. Il Quaglia dunque torna di attualità nell’ambito di un affare che partirebbe da una situazione sulla carta vantaggiosa per il Milan: nonostante l’attaccante, assistito dall’avvocato Bozzo, abbia in ballo con la Sampdoria il discorso per il rinnovo contrattuale – Fabio scade il prossimo giugno –, la pratica fin qui non ha registrato passi avanti concreti. Ecco allora farsi strada l’ipotesi del prestito a gennaio, sebbene il Milan non abbia ancora formulato un’offerta formale al club blucerchiato.
LOGICA Ci sarebbero infatti altre piste potenzialmente percorribili e il club rossonero in queste ore sta esaminando la situazione. Una strada porta a Origi, attaccante del Liverpool, l’altra è un sogno proibito e conduce a Rashford, punta dello United. La soluzione più logica, però, resta con tutta evidenza quella di Quagliarella. Per svariati motivi: perché conosce il nostro campionato, è un ragazzo che nel caso sa adattarsi alle esigenze di turnover, è compatibile con gli altri attaccanti rossoneri, ha un ingaggio umano e ovviamente perché ha qualità. I punti di domanda semmai riguardano quanto potrebbe chiedere Ferrero (ov- viamente non troppo, col giocatore in scadenza) e se a Fabio possa andare bene un semestrale. Di certo il Milan al momento difficilmente può spingersi oltre, perché la Uefa e il Fair play finanziario incombono. Ed è d’attualità anche il discorso legato all’attuale Europa League, che giovedì vivrà ad Atene un dentrofuori: qualificarsi ai sedicesimi, o concludere l’avventura europea ovviamente potrebbe avrebbe ripercussioni sulla volontà di spendere – al netto della Uefa – da parte di Elliott. Non resta dunque che attendere – e non sarà un’attesa lunga – per capire bene la strada da intraprendere per il Milan. Facendo attenzione, come detto, anche alle opzioni inglesi.
IN PREMIER Divock Origi, 23 anni, nazionale belga, è alla quarta stagione con il Liverpool, ma ormai ha poche opportunità per mettersi in mostra: il trio Salah-Firmino-Mané è indivisibile... E’ vero che un suo gol ha deciso in extremis il derby con l’Everton, ma è l’unica luce in un pugno di apparizioni. Peraltro il suo contratto scade nel 2020 e ci sta che il centravanti nato a Ostenda si guardi intorno e cerchi nuovi esperienze. Ma il Liverpool accetta l’idea di lasciarlo andare via per soli sei mesi? E poi resterebbe sguarnita la panchina di Klopp. Il dubbio vale a maggior ragione per il Manchester United e il gioiello Marcus Rashford, che ha un’anagrafe molto allettante: 21 anni appena e un talento smisurato. Il club punta molto su lui per il futuro e anche nella nazionale inglese ha uno spazio significativo. Un sogno proibito anche perché appare piuttosto problematico ottenere dallo United la formula della cessione semestrale. In ogni caso i vertici di via Aldo Rossi intendono setacciare il mercato con il chiaro intento di puntare al meglio. Idee, progetti, strettamente legati alle esigenze di bilancio: sognare non costa nulla, ma i rinforzi dovranno sottostare a una precisa serie di paletti.
LA SITUAZIONE Il blucerchiato è in scadenza e per ora non ci sono passi avanti sul rinnovo. La punta dei Reds è l’alternativa