Mondiale per club: sorpresa L’Al Ain elimina i neozelandesi
Alla fine il match inaugurale, in realtà un playoff, l’ha vinto la squadra di casa: l’Al Ain, campione degli Emirati Arabi 2017-18. Ai rigori ha superato 4-3 (dopo il 3-3 in rimonta da 0-3 nei 120 minuti) i campioni d’Oceania, il Team Wellington, che a sua volta aveva interrotto il dominio continentale (7 anni di fila) dell’Auckland City. Così ieri è partito il Fifa Club World Cup 2018, 14ª edizione della ex Intercontinentale, ora Mondiale per club voluta dalla Fifa. Un torneo che da ormai 5 anni è dominio dell’Europa, con Bayern, Real e Barça, e dal 2007 ha visto solo un «intruso», il Corinthians nel 2012.
LE BIG L’Al Ain allenato dall’ex Zagabria Zoran Mamic ora se la vedrà con i campioni africani, l’Espérance di Tunisi. Ma l’attesa negli Emirati è tutta per i re d’Europa, il Real Madrid, e del Sudamerica, il River, fresco vincitore del Superclasico. Entrano in azione la settimana prossima, e sono i candidati per la finale di sabato 22 dicembre al Zayed Sports City Stadium di Abu Dhabi. Quindi ancora una volta favorito è il Real dell’argentino Santiago Solari, che al River iniziò la carriera da pro fra il 1996 e il 1998, e con i Millonarios perse un’Intercontinentale contro la Juve di Del Piero nel 1996, anche se non scese in campo. E un’altra ne ha persa, di nuovo da riserva, nel 2000 con i colori del Real Madrid di Del Bosque e contro gli odiati cugini, il Boca di Carlos Bianchi, con doppietta di Martin Palermo. Nel 2002 finalmente quella coppa Solari l’ha vinta, sempre coi blancos, contro l’Olimpia Asunción paraguayana ed entrando a 4 minuti dalla fine. Infine nel 2009, a 33 anni, El Indiecito si è fermato in semifinale con l’Atlante messicano, stoppato dal Barcellona. Insomma, ha una bella esperienza della manifestazione. La saprà far fruttare? O Gallardo (River) avrà la meglio?