Real, peggior k.o. europeo in casa Ma il Cska è fuori
Battere due volte la squadra che si avvia a festeggiare i 1000 giorni da campione d’Europa e non andare nemmeno in Europa League. Questo il peculiare destino, deciso dalla Roma con la sua sconfitta a Plzen, del Cska che dopo l’1-0 di Mosca è passato addirittura 3-0 al Bernabeu: mai il Madrid in Europa in casa aveva perso con 3 reti di scarto. E aveva segnato nelle ultime 44 gare di Champions giocate in casa. Primo record negativo per Solari, che dovrà riflettere sulla poca voglia mostrata dagli uomini schierati ieri sera, sui tanti fischi ricevuti dai suoi e sul secondo 3-0 incassato in poco più di 2 settimane dopo quello di Eibar.
Solari ha mandato in campo una formazione con un’età media di 24 anni e 100 giorni, la più giovane dal dicembre 2005. La serata non aveva nulla da dire al Madrid, che ha impiegato un po’ a scaldare uno stadio gelido ma non per i tanti tifosi russi che hanno cantato più di quelli di Boca e River e hanno sfidato il gelo a torso nudo. Ne valeva la pena, perché il Cska ha fatto storia.
Il Madrid ha avuto una fiammata nel primo tempo con parate di Akinfeev su Vinicius e Asensio che ha anche preso l’incrocio dei pali, poi si è fatto sorprendere due volte da Chalov e Shennikov ed è andato al riposo tra i fischi. Che sono aumentati nella ripresa, nonostante l’ingresso di Kroos e Bale (che ha perso vari minuti toccandosi una caviglia senza però riuscire a decidere o capire se era davvero infortunato). Particolarmente bersagliato Isco, poi Marcelo quando è uscito e infine la squadra, trafitta di nuovo da Sigurdsson. «I tifosi si esprimono perché non gli piace il risultato, come a noi», ha detto Solari cercando di spegnere un incendio improvviso e inatteso. Filippo Maria Ricci