La Gazzetta dello Sport

A Torino «tifano» per lo Schalke Roma spera di andare in Porto

●Lunedì al sorteggio la Juve si augura i tedeschi. Ma anche Ajax e Lione sono avversari alla portata. I gialloross­i, invece, da secondi possono solo puntare i portoghesi

- Fabio Licari INVIATO A BERNA (SVIZZERA)

Abbiamo sfiorato il paradiso e siamo stati ricacciati all’inferno (o giù di lì). Da un potenziale di 4 italiane agli ottavi, evento speciale del 2002-03, al minimo salariale di Juve e Roma. Come l’anno scorso, quando i bianconeri furono fermati ai quarti dal Real e i gialloross­i finirono k.o. in semifinale col Liverpool. Guarda caso, poi, le due finaliste. La Juve sembra però un’altra Juve: era già pronta, si è aggiunto Ronaldo da solo ha un effetto moltiplica­tivo sui compagni (e repressivo sugli avversari). La Roma è un caso clinico, su e giù, ma aveva un gruppo non impossibil­e e ha fatto il suo, il 2° posto. Con tutto quello che ne consegue, cioè la prospettiv­a di un sorteggio degli ottavi piuttosto complicato. Ma ora l’ultimo turno, e l’eliminazio­ne di Inter e Napoli, hanno scombinato un po’ le carte. Neanche la Juve, da testa di serie, può aspettarsi un ottavo con vista sui quarti.

JUVE: OBIETTIVO SCHALKE Allegri non può temere Schalke, Ajax e Lione. Tedeschi che navigano in zona retrocessi­one e non sono riusciti a battere il Porto, la più abbordabil­e delle teste di serie. Olandesi promettent­i (De Ligt, De Jong), ma lontani dagli standard juventini. Francesi rognosi, ma a -16 dal Psg in campionato. Sono le migliori da prendere. Poi c’è il Tottenham con due grandi giocatori, Eriksen e Kane, e qualche limite di gioco e in panchina, come dimostrato anche dagli ultimi ottavi con la Juve e da questo gruppo con l’Inter. Si gioca a febbraio, ma difficile che tra 2 mesi Pochettino si travesta da Guardiola. Molto più complicato il discorso con l’Atletico: a sorpresa è andato sotto col Borussia, ma venirne a capo è complicati­ssimo. Ancora peggio il Liverpool che ha limiti dietro, non gestisce benissimo le energie, ma ha una carica anglosasso­ne affinata dalla teoria avanzata di Klopp. Le due da evitare. Se la Juve si fermasse agli ottavi incassereb­be minimo 84,2 milioni: Napoli e Inter fuori aumentano, di poco, il market pool da risultati di bianconeri e Roma. Possono guadagnare da un minimo di 6 a un massimo di 9,8 milioni a testa.

MEGLIO IL PORTO La prima fascia è dura per la Roma non testa di serie. Il rivale preferibil­e è il Porto: non fallisce mai la qualificaz­ione all’eliminazio­ne diretta, grazie anche a gruppi che hanno fatto il patto col diavolo per la loro semplicità, ma poi le differenze di valori si avvertono tutte. Contro lo stesso Dortmund, 1° in Bundesliga, si può giocare e vincere. Il contrario, meglio non nasconders­elo, con Barça, City, Bayern e Psg che sembrano ora fuori dalla portata di Di Francesco. Mai dire mai, ricordando i ribaltoni di primavera e la Roma che si qualificò col Barcellona. Ma oggi, sulla carta, è dura. Tra ranking storico, risultati e piazzament­i in campionato, la Roma si fermerebbe a 53 milioni circa se andasse fuori agli ottavi.

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(AFP) Domenico Tedesco, 33 anni, allenatore dello Schalke

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