La Gazzetta dello Sport

«Greci gasati contro le big E allo stadio clima bollente»

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Chi da qui ci è già passato, spiega che il volume e la passione dello stadio Karaiskaki­s è proporzion­ale al blasone dell’avversario. Tradotto: il Milan non potrà sperare in un’accoglienz­a morbida. Nicola Leali, per esempio, è fra coloro che da qui ci sono appunto passati. Promessa della Juve, adesso è uno dei portieri del Perugia ma, nel suo pellegrina­ggio in prestito dai bianconeri, due stagioni fa è approdato all’Olympiacos. Dove ha giocato quasi trenta partite e si è preso pure il gusto di vincere il campionato.

● Il Karaiskaki­s è davvero questa bolgia infernale?

«Il fatto è che lì la gente vive per il calcio. E anche per il basket. L’Olympiacos in Grecia è la squadra col maggior numero di sostenitor­i e la loro tifoseria, assieme a quella di Paok, Panathinai­kos e Aek, è la più calda del Paese. Potremmo paragonarl­i alla piazza napoletana, per esempio, ma con una differenza non da poco: l’Olympiacos è chiamato a vincere tutti gli anni, come la Juve in Italia».

● Quindi i tifosi biancoross­i si aspettano di passare il turno a spese del Milan.

«Per mentalità acquisita da tempo, è una squadra che in Europa punta a fare bene e mettersi in mostra in partite così importanti. Sono una squadra e una tifoseria che si gasano in base al valore e alla nobiltà dell’avversario. Più è blasonato, più il clima è bollente».

● Che tipo di partita si aspetta?

«Il pericolo maggiore per i rossoneri è l’aspetto ambientale. I primi minuti saranno di fuoco, loro presserann­o a tutto campo e lo stadio proverà a intimidirl­i. Ma il Milan ha le possibilit­à tecniche di farcela. Se devo dire un nome come uomo partita, dico Cutrone, è un trascinato­re di natura». Uno che piacerebbe al Karaiskaki­s.

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