La Gazzetta dello Sport

Iachini: «Basta con l’etichetta di catenaccia­ro»

●Il tecnico dell’Empoli: «Insegno la ricerca del gol e gioco con due punte in un club piccolo. Chi lo fa?»

- Luca Calamai INVIATO A MONTEBORO (EMPOLI)

La sua casa è una stanza dentro il Centro Sportivo. Come si suol dire da queste parti, Beppe Iachini è tutto «uscio e bottega». Da quando è arrivato alla guida dell’Empoli ha colleziona­to tre vittorie e un pareggio. Media da Champions. Il tecnico azzurro scuote la testa. Quasi imbarazzat­o. «Solo Allegri ha fatto meglio di me? Casualità. Il nostro obiettivo resta quello di conquistar­e la salvezza. Quando ho iniziato il mio lavoro eravamo penultimi. Ora stiamo meglio in classifica, ma dobbiamo crescere».

L’Empoli viaggia a una media di quasi due gol e mezzo a partita.

«Questo è un dato statistico che mi piace sottolinea­re. Nella mia carriera ho vinto dei campionati in piazze diverse. Eppure la panchina importante non è mai arrivata. E sa perché? Nel calcio, come nella vita, a volte ti attaccano delle etichette. Che posi sono difficili, quasi impossibil­i da staccare». ● i punti a partita di Giuseppe Iachini da quando è arrivato a guidare l’Empoli: per lui tre vittorie (contro Udinese, Atalanta e Bologna) e un pareggio contro la Spal

Nel suo caso di che cosa sarebbe “accusato”?

«Io sarei un difensivis­ta. Io che ho lanciato Icardi, Dybala, Belotti ed Eder. Io che nella passata stagione ho trasformat­o Politano in un attaccante esterno capace di segnare più di dieci gol. Io che con una squadra piccola come l’Empoli propongo due punte vere. Quanti in A giocano con due punte?».

L’Empoli ha ottenuto questa striscia positiva grazie a un calcio offensivo.

«Noi giochiamo con due attaccanti e con tre centrocamp­isti che hanno un passato da trequartis­ti. Vi sembra una filosofia da tecnico difensivis­ta? Io cerco equilibrio. Ma grazie al lavoro quotidiano sui movimenti d’attacco La Gumina che era a quota zero reti è già andato due volte a segno e Caputo è uno dei nomi nuovi nella classifica dei cannonieri. Forse qualcuno è rimasto fermo allo Iachini centrocamp­ista guerriero. Ora c’è uno Iachini allenatore che insegna un calcio che è alla ricerca del gol».

A centrocamp­o l’Empoli ha talenti come Traorè, Bennacer e Krunic: piacciono a tanti club.

«Hanno qualità. Ma hanno ancora tanto da crescere».

Nel derby di solito vince la squadra che sta peggio.

«Vuol dire che la Fiorentina è favorita? Lo sarebbe comunque. Pioli è un mio amico. Abbiamo vissuto tanti anni insieme prima a Verona poi a Firenze. Mi dispiace che stia attraversa­ndo un periodo difficile. Ma la Fiorentina ha valori importanti. E un giocatore come Chiesa che è uno dei gioielli del calcio italiano. Se andremo ad affrontare i viola con presunzion­e faremo una brutta fine. Ma non succederà. Ho tanti giovani che hanno poca esperienza di serie A. Ma che sanno ascoltare i consigli giusti».

SULLA SUA FILOSOFIA SU FIORENTINA-EMPOLI

Batistuta la ricorda sempre come un grande amico.

«Quando arrivò a Firenze era un bambino, ancora beveva latte. Ma avevo capito che aveva qualcosa di speciale. E visto che avevo peso dentro lo spogliatoi­o, lo aiutai a superare la fase di apprendist­ato. Diciamo che non tutti lo amavano. Poi è diventato Re Leone».

E Baggio?

«Robi trasformò la mia frase “ti apro come una cozza” in un vero e proprio tormentone. Pure i tifosi viola mi accoglieva­no ogni partita con il coro: “Picchia per noi Beppe Iachini”. Sono passati anni ma a Firenze mi vogliono ancora bene».

Lei ha vissuto tanti derby?

«Da calciatore il più caldo è stato Sambenedet­tese-Ascoli. Oltre ai tanti Fiorentina-Juve che per noi giocatori viola erano derby. Fiorentina-Empoli ha un sapore diverso. C’è rivalità, ma non esasperazi­one».

I suoi allenatori di riferiment­o?

«Mazzone, Boskov, Bagnoli. Ho seguito con attenzione pure il lavoro di Ranieri e Spalletti. Ho preso un po’ da tanti ma poi comandano le mie idee».

Firmerebbe per un pari?

«Alla fine un punto lo prenderei volentieri. Però noi andiamo per giocare. Con umiltà, ma con la voglia di dimostrare che questa squadra, giovanissi­ma, sta crescendo in fretta. Di sicuro non faremo calcoli».

2,5

QUESTA STORIA DEL DIFENSIVIS­MO MI HA PRECLUSO LE GRANDI PIAZZE

BEPPE IACHINI

PIOLI PASSA UN MOMENTO NO, MI SPIACE. NEL DERBY OK IL PARI, MA...

BEPPE IACHINI

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Giuseppe Iachini, 54, nelle due versioni: tecnico dell’Empoli e mediano della Fiorentina GETTY/RAVEZZANI
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