Dove ti porta il cuore Sogni e delusioni Zenga a Crotone sente aria di casa
●Il tecnico del Venezia domenica torna da rivale Al grande amore seguì la retrocessione dolorosa
E’un po’ come quei matrimoni che saltano così, senza un perché, senza un motivo particolare. E’ finita perché doveva finire, era solo scritto nel destino. Ma l’amore tra Walter Zenga e il Crotone è stato forte, intenso, viscerale. La conferenza stampa dell’Uomo Ragno, dopo la sconfitta a Napoli e la conseguente retrocessione all’ultima giornata, lo scorso maggio, è stata molto toccante, l’emblema del feeling che si era creato tra l’allenatore e la città. «Retrocedere così fa male - disse con la voce rotta dall’emozione -. E’ una coltellata pazzesca che non riuscirò mai a metabolizzare, Crotone è una piazza che merita la Serie A. Mi sarebbe piaciuto dare di più, per il resto non so neanche se sono ancora vivo e non so cosa farò. E’ come se fossi morto».
DESTINO Napoli era stata ancora fatale a Zenga, che al San Paolo aveva già dovuto subire quella che è stata forse la più grande delusione da giocatore, ovvero l’eliminazione ai rigori contro l’Argentina a Italia 90. E così qualche giorno dopo la sconfitta a Fuorigrotta Zenga, che aveva preso il timone della squadra a dicembre, lasciò la Calabria, sempre con la tristezza nel cuore per non essere riuscito a salvare la sua squadra, nonostante un ottimo finale di stagione e perle come il pareggio contro la Juve e quello contro l’Inter: per il Crotone fu il primo punto conquistato nella storia a San Siro. «Ci ho messo passione, professionalità e serietà - il suo messaggio di addio di allora, registrato dal terrazzo di casa con vista sul mare -. Ho l’amarezza dentro, ma anche la gioia di aver conosciuto persone splendide, disponibili e gentili: Crotone
RETROCESSIONE, 20 MAGGIO ALLA GAZZETTA, 28 NOVEMBRE
e i crotonesi rimarranno sempre nel mio cuore». Per poi chiudere con una citazione del film «Benvenuti al Sud»: «Quando si va al Sud si piange due volte: quando si arriva ma, soprattutto, quando si va via».
RITORNO IN CALABRIA Domenica Zenga, nel frattempo diventato allenatore del Venezia (prendendo il posto di Stefano Vecchi a metà ottobre), ritorna a Crotone da avversario. E non troverà la sua ex squadra in grande salute: l’ultima vittoria dei calabresi, che nel frattempo hanno preso Massimo Oddo per sostituire Giovanni Stroppa, risale a quasi due mesi fa contro il Padova e nelle ultime sei uscite hanno raccolto solo due punti. Una situazione disastrosa: zona retrocessione e Cordaz e compagni in ritiro a Steccato di Cutro. Difficile in un contesto simile capire come sarà accolto allo Scida Zenga. Di sicuro il pubblico non l’ha dimenticato. Del resto, lui da cittadino del mondo (Usa, Romania, Serbia, Turchia, Emirati Arabi e Inghilterra sono i Paesi dove ha allenato all’estero), sa come farsi amare. A Crotone, dove ritrovò una panchina dopo più di un anno di stop (l’infelice esperienza a Wolverhampton finì nell’ottobre 2016), ha fatto vedere un buon calcio e lanciato parecchi giocatori, fra cui Moussa Diaby, fatto debuttare dal primo minuto in Serie A (contro il Genoa) a 18 anni e ora ritornato al Paris Saint-Germain, dove in questa stagione ha già disputato 11 partite in Ligue 1.
INCROCI Eppure sembrava che l’Uomo Ragno dovesse prendersi un periodo sabbatico. La causa? Sempre quella: la delusione per la retrocessione con il Crotone. «Per come giocavamo meritavamo di restare in Serie A - ha detto in una recente intervista alla Gazzetta - e l’amarezza me la sono portata fino a settembre. Potevo restare in Calabria, ma non avrei più offerto quello che avevo dato, ero scarico. Dovevo fermarmi, stare con i
miei figli. Poi ho deciso di rimettermi in gioco e, quando mi ha chiamato Tacopina, ho deciso di ricominciare». Domenica Zenga sfiderà Oddo, che cerca ancora la prima vittoria sulla panchina del Crotone (un pareggio all’esordio e tre sconfitte nelle ultime tre partite il suo bilancio). Un’attenzione particolare meritano gli incroci: Oddo, quando era sulla panchina dell’Udinese, centrò il primo successo in Serie A da allenatore (a Pescara vinse una partita ma a tavolino) proprio a Crotone: un secco 3-0 che portò l’allora tecnico dei calabresi Davide Nicola alle dimissioni. E chi arrivò al suo posto? Proprio Walter Zenga...
CROTONE IN SERIE B? GRANDE DELUSIONE: È COME SE FOSSI MORTO
WALTER ZENGA
QUELLA AMAREZZA ME LA SONO PORTATA DIETRO FINO A SETTEMBRE
WALTER ZENGA