Tensioni a Catania Lodi firma la vittoria ma è contestazione
●Il centrocampista entra e segna il rigore decisivo al 92’, fischi e cori dai tifosi. Francavilla beffato: espulso Partipilo
Ifischi del Massimino non hanno scosso, in positivo, il Catania, confuso e pauroso per tutto il primo tempo e capace di vincere soltanto nel recupero grazie al rigore calciato da Lodi (Marotta murato da Vrdoljak con un tocco di braccio). Il k.o. di Bisceglie è rimasto un ricordo troppo recente per essere archiviato. In fase di finalizzazione i rossazzurri hanno stentato (due tiri nel primo tempo, Nordi pronto alla respinta). Si è giocato in un clima di contestazione civile ma sonora e anche dopo il gol di Lodi, estromesso dagli undici titolari, poi schierato per disperazione, i fischi sono continuati. A dire il vero le curve hanno incitato la... maglia e non la squadra, ma al momento del rigore s’è levato il grido «andate a lavorare», altro che spinta. Quel che preoccupa non è tanto la distanza dalla Juve Stabia, che comunque ha vinto ancora, quanto il modo di gestire le difficoltà. Una squadra che va spegnendosi — rigore a parte — il Catania e adesso c’è la grana tifo: i sostenitori hanno scaricato squadra, società (il patron Pulvirenti contestato) e guida tecnica, con Sottil invitato ad andarsene nonostante il successo. E sarà così anche domenica a Lentini, ammesso che ai tifosi sia permessa la trasferta.
LA PARTITA Primo tempo senza acuti, nella ripresa la rovesciata di Curiale ha confermato l’abilità e i riflessi di Nordi. Ma i rossazzurri non hanno espresso un gioco corale, incisivo, affidandosi ai singoli. Quando è entrato Lodi, il Catania ha spinto a più non posso ed è stato fortunato a non beccarle dal Francavilla che in un paio di occasioni è uscito dal guscio tentando l’impossibile, perché s’era accontentato di un pareg- gio sfumato in extremis. Una Catania avvelenata anche dall’intimidazione all’ad Lo Monaco, che nei prossimi giorni sarà sentito in Procura dopo il ritrovamento della testa di maiale e gli insulti proprio sull’erba del Massimino che è avvenuto poche ora prima del match e che ancora ha contorni davvero misteriosi: sono legati al mercato, alle scelte estive o ad altro?
GLI SCONFITTI
I pugliesi, che non trovano la vittoria da cinque partite e sono più che mai in crisi, escono paradossalmente rafforzati per aver organizzato resistenza a oltranza e qualche ripartenza che ha messo i brividi ai rossazzurri. Adesso gli uomini di Trocini preparano lo scontro salvezza con la Paganese in casa senza l’uomo più pericoloso in avanti, vista l’espulsione di Partipilo per proteste; al Catania tocca il derby di Lentini, altro club che bene non sta e che cerca ancora un allenatore dopo le dimissioni di Bianco.