La Gazzetta dello Sport

Meno turbolenza in scia: basterà a sorpassare?

●Anche un Drs più efficace con le nuove regole. Il peso sale a 743 kg ma i piloti restano a dieta

- Paolo Filisetti

La Fia (Federazion­e Internazio­nale Auto) ha ratificato le modifiche al regolament­o tecnico per il 2019. Si tratta, per lo più, di norme già note e di altri ritocchi dell’ultima ora. Le novità principali riguardano l’aerodinami­ca, con accento sull’ala anteriore, quella posteriore e i deviatori di flusso. La prima, infatti, subirà un incremento della larghezza di 20 cm passando dai 180 cm attuali a 200, eguagliand­o la larghezza massima delle carreggiat­e. Sarà di molto semplifica­ta, con gli upper flaps (alette e profili aggiuntivi) vietati e il numero massimo di elementi ridotto a 5. Più alte di 2 cm le paratie, rettilinee e prive di flap aggiunti. Scopo primario: generare una scia meno perturbata posteriorm­ente, incanaland­o i flussi d’aria verso la parte centrale della vettura e non deviandoli più all’esterno delle ruote. La scia avrà così una componente turbolenta ridotta, consentend­o una vicinanza maggiore tra due monoposto che si seguono e agevolando i sorpassi.

POSTERIORE Al retrotreno la larghezza dell’ala passa dagli attuali 95 a 105 cm, la sua altezza da 80 a 87 cm, e lo sbalzo da 71 a 81 cm. A ciò si aggiunge l’aumento in altezza, a DRS aperto, dello spazio tra flap e profilo principale: da 6,5 a 8,5 cm. L’obiettivo è incrementa­re l’efficienza del DRS riducendo la resistenza con il flap aperto, rispetto a oggi. L’altezza maggiore dell’ala, inoltre, determina l’innalzamen­to del profilo principale, favorendo la visibilità posteriore. A centro vettura l’altezza dei deviatori di flusso passerà dagli attuali 47,5 a 35 cm. La ragione primaria? Liberare superficie ai lati dell’abitacolo, sfruttabil­e dagli sponsor. Ma la modifica avrà un impatto non trascurabi­le nella gestione dei flussi diretti verso le fiancate. Due le scuole di pensiero sugli effetti delle nuove norme. Una ritiene che comportera­nno inizialmen­te una forte riduzione del carico generato, superiore al 15%. Altri, invece, consideran­o che già oggi ne sia stato recuperato il 90%, con la prospettiv­a di incrementi ulteriori nei test del febbraio 2019 al Montmelò.

ZAVORRA Il peso dagli attuali 733 kg passerà a 743, con a bordo il pilota. Che è conteggiat­o d’ufficio per un minimo di 80 Kg. Nel caso in cui il peso effettivo sia inferiore, saranno aggiunte zavorre. Non è vero, dunque, che i piloti non dovranno più sottoporsi a diete; a tutti gli effetti disporre di più zavorra continuerà a costituire un vantaggio tangibile. Insomma, tante modifiche che, pare, cambierann­o ben poco.

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