La Gazzetta dello Sport

Carraro che colpo Il podio dell’amore «Equilibrio perfetto»

●Nei 50 rana è terza e regala un sorriso al fidanzato Scozzoli, solo 4° nei 100: «Lui è la parte razionale di me»

- Stefano Arcobelli

Il bronzo al bacio della ranista innamorata. La medaglia in rosa, ai Mondiali di vasca corta, ha il volto di Martina Carraro, una vita da seconda linea: dopo Gabriele Detti, è lei l’immagine felice della spedizione, sul podio dei 50 rana con il 3° record italiano di fila a Hangzhou in 29”59, un progresso di 20 centesimi nella finale dominata dalla giamaicana Alia Atkinson sulla lituana adesso di stanza negli Usa, Ruta Meilutyte, oro olimpico a Londra 2012 dove Fabio Scozzoli, il boyfriend di Martina, arrivò in finale. E’ senza parole, la Carraro, all’uscita dall’acqua, tant’è fortissima l’emozione della sua prima impresa individual­e, a 25 anni: «Sì, non sono giovanissi­ma, però non ci ho mai pensato. A casa ho un trentenne che si allena come un diciottenn­e e quindi non mi pongo limiti. Questa è la mia prima medaglia. Parto da qui. Cosa cambierà? Non cambierà nulla».

CAMBI Ma non farà più cambi, non ne ha più bisogno la Carraro. Da Genova a Imola passando per Bologna: l’evoluzione della Carraro ha avuto questi tre passaggi. Mara Sacchi l’ha aiutata a diventare brava, l’ha sostenuta molto quando nel 2001 a Martina è morta mamma Elvira. Il resto l’ha fatto papà Francesco accompagna­ndola e sorreggend­ola fino a portarla a Fabrizio Bastelli, a Bologna sei anni fa. Una fase di crescita non priva di difficoltà («a 15 anni non era facile gestire un’amicizia-rivalità come quella con Ilaria Scarcella, non si è preparati») e che soltanto la sorella Federica, più giovane di 4 anni e non casualment­e ranista, poteva capire. Il primo pensiero dopo la medaglia iridata non poteva che «essere per papà». Martina a Bologna aveva il fidanzato, il velocista milanese Luca Leonardi, poi s’è legata a Scozzoli. «Una scintilla? È stata una cosa mentale, dopo 7 anni con Luca ho scoperto che Fabio mi fa stare molto bene. Di mio sono sempre agitata, un po’ schizzata. Però sto con una persona che è l’opposto di me. Un po’ zen, la parte molto razionale di me. Ci siamo trovati bene. C’è un equilibrio perfetto. Sono una ragazza come le altre, niente di speciale». Sembra sempre molto agitata: «Questa finale l’ho fatta mille volte. È meraviglio­so gareggiare con queste avversarie che pensavo inarrivabi­li, soprattutt­o in vasca corta, per me un gap incredibil­e. Invece ora evidenteme­nte ho lavorato molto bene e si vedono i risultati».

CANE Una ragazza che vuol tanto bene anche a un cane di nome Clara: «È il secondo amore della mia vita... è sempre stato il mio sogno perché ho sempre voluto un cane. Fabio mi ha dato questa gioia di volerlo prendere. Ha dato ancora più felicità nella nostra famiglia». Ma fuori dall’acqua com’è questa Martina che parla a mitraglia? «Fuori dalla vasca siamo sempre insieme io e Fabio. Il cinema lo odio, preferisco vederlo a casa un film. Ci piace un sacco mangiare, vedere serie tv. Mi piace Grey’s Anatomy, mentre a Fabio piacciono le serie delle auto. Ah no, mi devo sempre sorbire la Formula 1, ogni domenica, e per fortuna è finita. Se ne riparlerà nel 2019. Sto diventando esperta di auto. Lui cambia auto ogni anno e pretende di cambiare la mia ogni anno, però glielo impedirò con tutte le forze!»

METODOLOGI­A La prima volta da star della normalità, da 11a europea a 3a al mondo: «A livello individual­e non mi ero mai avvicinata a simili traguardi. Sono contenta perché l’anno scorso ho osato ad andar via a metà stagione dal mio vecchio allenatore per andare a vivere con Fabio e, nonostante molti magari pensassero fosse una scelta sbagliata, in pochi mesi ho ottenuto un risultato impensabil­e prima. Con Cesare Casella è cambiata la metodologi­a di allenament­o, non nuoto più tanto come prima, nuoto molto meno, ho spostato tutto sulla palestra, sulla forza, ciò che mi mancava alla fine. L’acquaticit­à l’ho sempre avuta, ma rispetto alle altre sono sempre stata meno potente». Ha consolato Fabio? «L’ho visto subito dopo il suo 4o posto (in 56”48, ndr). Lui è un campione affermato e maturo, non ha bisogno che lo incoraggi e non si lascerà abbattere». L’ex iridato si era presentato sul blocco numero 4 in 56”30, a 15 centesimi dal record italiano, ma neanche col suo record sarebbe tornato sul podio dei 100 su cui sale Koseki (56”13) insieme all’olimpionic­o Cameron Van der Burgh, oro in 56”01 per 9 centesimi su Shymanovic­h. Dopo la premiazion­e Van der Burgh ha annunciato l’addio alle gare. A Fabio, invece, non restano che i 50 di Martina.

IO SONO SEMPRE AGITATA, ANCHE UN PO’ SCHIZZATA

NON È STATO FACILE A 15 ANNI LASCIARE GENOVA PER BOLOGNA

MARTINA CARRARO SULLA SUA VITA

 ??  ?? Martina Carraro, 25 anni, genovese, allenata a Imola da Casella. Sotto, il bacio con Fabio Scozzoli, 30
Martina Carraro, 25 anni, genovese, allenata a Imola da Casella. Sotto, il bacio con Fabio Scozzoli, 30

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