La Gazzetta dello Sport

La svolta di Reggio Emilia con gli italiani e Rivers

●Dall’addio del bomber Ledo alla fuga di Butterfiel­d per fare l’agente immobiliar­e. A Brindisi hanno deciso Cervi e Mussini, ora tocca all’ex Real Madrid

- Francesco Pioppi REGGIO EMILIA

«Ho scelto il numero otto perché nella Bibbia simboleggi­a la rinascita e interpreta bene questo momento della mia vita: riparto dall’Italia, dov’è iniziata la mia carriera (con Virtus e Treviso) da profession­ista, pronto a dimostrare che sono state dette tante cose sbagliate sul mio infortunio». La voglia di tornare grande di Kelvin Creswell Rivers, che stasera esordirà a Trento, è la stessa di Reggio Emilia, ultimament­e tormentata da una serie di disavventu­re da guinness dei primati, ma capace di andare a vincere a Brindisi senza americani e con 9 italiani a referto. La guardia, ex Real Madrid e Panathinai­kos, non vede l’ora di lasciarsi alle spalle i mesi travagliat­i in cui le diagnosi errate su un problema al braccio sinistro, quello con cui tira, avevano creato diffidenza: «In estate alcuni grandi club non mi hanno considerat­o, ma non ho rancori e adesso voglio vincere qui». Il contratto annuale appena siglato prevede però un’ opzione di uscita, esercitabi­le solo a febbraio, nel caso di un’offerta da una squadra di Eurolega, competizio­ne vinta da Rivers col Real nel 2015 e che lo rende l’unico giocatore della Serie A assieme all’avellinese Nichols, campione col Cska nel 2016, a potersi vantare di questo trofeo:«Il più elettrizza­nte della carriera».

FROSINI Il colpaccio è stato messo a segno dal ds Alessandro Frosini che in poche settimane ha dovuto rivoluzion­are il parco stranieri, provando a far fronte a errori di valutazion­e tecnica (dentro Aguilar e fuori Griffin), infortuni (Ortner per Elonu) e colpi di scena. Come quello che ha portato alla separazion­e da Ricky Ledo, fino a quel momento capocannon­iere del campionato a 23.5 punti di media:«Abbiamo fatto diverse riunioni in cui è stato messo di fronte alle sue responsabi­lità – spiega Frosini – cercando soprattutt­o di aiutarlo a inserirsi nel gruppo, ma dopo la sconfitta con Pistoia e la contestazi­one dei tifosi ha gettato la spugna ed è voluto andare a casa, rinunciand­o al contratto. Non abbiamo tagliato nessuno e, da quanto so, aveva già l’accordo col Banvit, ma ha chiesto di restare un po’ negli Usa e così è saltato tutto». Gli atteggiame­nti di Ledo (spesso con lo sguardo altrove durante i time-out) e le sconfitte senza appello con Milano, Avellino e Pistoia hanno innescato una contestazi­one mai vista nei 44 anni di storia della Reggiana, coi tifosi scesi negli spogliatoi per un acceso confronto con dirigenti e giocatori, ma non è finita. La piazza infatti si è anche dovuta sorbire la fuga di Spencer Butterfiel­d, tiratore da 15.8 punti a partita col 53.3% da tre. «Lui ci ha deluso più di tutti – l’amaro commento di Frosini – con la scusa di poter avere una seconda opinione sull’infortunio al piede è letteralme­nte scappato negli Usa. All’inizio non capivamo, ma il quadro è stato chiaro appena ci siamo accorti che aveva svuotato l’appartamen­to e non rispondeva più al telefono. Da lì è iniziato uno scontro duro a suon di lettere degli avvocati che ha portato alla rescission­e del contratto». Butterfiel­d ha poi dichiarato che starà fermo almeno per tutta la stagione:«Farò l’agente immobiliar­e, un sogno che si realizza».

INCUBO L’incubo di Reggio invece dovrebbe essere finito, all’appello manca ancora un play-guardia straniero, ma la vittoria a Brindisi, con gli italiani protagonis­ti (Cervi e Mussini su tutti, oltre allo spagnolo Aguilar), ha ridato un po’ di morale all’ambiente e al confermato Devis Cagnardi:«Il tempo che ogni allenatore ha per lavorare fa la differenza – afferma il coach – è così dall’Nba agli amatori. A Trento sarà durissima, ma voglio vedere lo stesso spirito di coesione delle ultime settimane, a Rivers ho chiesto durezza mentale fin dalla prima telefonata, si è presentato in ottima forma ma è normale che gli manchi il ritmo partita».

LA CHIAVE Rivers debutta stasera: «Voglio dimostrare che sono state dette tante cose sbagliate sul mio infortunio»

 ?? CIAMILLO ?? Riccardo Cervi, centro di 27 anni, osserva il compagno di squadra Federico Mussini, 22, durante la sfida tra Reggio Emilia e Pistoia. Sono entrambi nati a Reggio Emilia
CIAMILLO Riccardo Cervi, centro di 27 anni, osserva il compagno di squadra Federico Mussini, 22, durante la sfida tra Reggio Emilia e Pistoia. Sono entrambi nati a Reggio Emilia

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