L’Udinese per ripartire Un anno fa fu un incubo Joao Mario sì, Ninja no
●Nicola: «Senza Valon difettiamo nella pressione. Ma dobbiamo trovare continuità»
Un anno dopo, per una doppia rivincita. L’Inter vuole ripartire dopo l’eliminazione in Champions e il calendario gli offre anche l’occasione della vendetta: oggi a San Siro arriva l’Udinese, prima squadra nello scorso campionato a mettere k.o. l’Inter di Spalletti. Era il 16 dicembre, l’Inter crollò sorprendentemente 1-3. Spalletti rinuncia ancora a Nainggolan dal 1’, però non ha più emergenza in mediana visto che torneranno a disposizione Gagliardini e Joao Mario, entrambi fuori lista Uefa e quindi assenti nel pari beffa di martedì scorso col Psv. Ballottaggio D’AmbrosioVrsaljko a destra, con Keita che spera in una maglia in attacco.
QUI UDINESE Dall’incubo nerazzurro di domenica scorsa, materializzatosi col nome di Atalanta, al nerazzurro furioso di oggi che significa Inter. All’Udinese servono i risultati per non ricadere nelle paure della passata stagione. Oggi ha 13 punti, è a due punti dalla zona rossa. Insomma, la paura c’è. Nicola ha fatto una vittoria e un pari in due gare, ma ha perso male con l’Atalanta. Nicola cerca una cura e il primo rimedio è il recupero di Valon Behrami, il capitano svizzero che, se sta bene, garantisce equilibrio in mezzo. Senza di lui, l’Udinese perde. «Senza di lui difettiamo della pressione coordinata», dice Nicola. «Con l’Inter dobbiamo essere continui». Torna Behrami, ma rischia di uscire Lasagna. L’attaccante si è sbloccato, ma Nicola è più propenso a fidarsi del fraseggio sudamericano tra De Paul e Pussetto. Con lo scattista pronto a entrare, sperando che non si deprima.