Paltrinieri cede l’oro nell’ultima vasca: «Mi scoccia perdere così»
Gregorio Paltrinieri vince sino ai 1475 metri, ma al tocco perde dall’ucraino «Misha» Romanchuk per l’inezia di 73 centesimi in 14’09”87. Greg ha nuotato per 59 vasche su 60 contro il suo stesso record mondiale di 14’08”06, infrangendo pure il record italiano degli 800 metri detenuto dal 2009 da Federico Colbertaldo. E’ tornato ai livelli di 3 anni fa in vasca corta per la quarta medaglia consecutiva nei 1500 mondiali ma ha perso sul più bello, dopo una prova dal ritmo infernale. Quando vinse l’oro in vasca lunga nel 2017, ai 1200 metri aveva salutato il rivale stroncandone le velleità. Stavolta è come se lo avesse aspettato, e l’altro lo ha beffato. Ai tempi del titolo iridato a Doha nel 2014, Greg era il padrone assoluto della specialità più dura in piscina. In questo quadriennio verso i Giochi di Tokyo, sta scoprendo che il suo regno è insidiato da pericolosi avversari, compreso il campione europeo Wellbrock (tedesco), qui assente. Sono una grande motivazione per lui, soprattutto se sono più giovani come l’ucraino che ha solo 22 anni e nuota con ammirevole fluidità. «È andata — fa Stefano Morini, — sono strafelice dper Greg, un leone tornato a nuotare meno di 14”20 dopo 3 anni. È vero, è mancata la vittoria ma la strada del ritorno è tracciata: ci divertiremo in vasca da 50 metri con Greg, con Detti e la Cusinato».
RIVINCITA L’olimpionico che s’è dato anche al fondo, analizza la gara quasi-perfetta: «Ho fatto un gran tempo, perciò mi scoccia: negli ultimi 50 metri, non riuscivo ad accelerare come lui, ero cotto. Proprio cotto. Ma sono contento della gara, tirata: mi dispiace aver perso così. Lo so che Romanchuck ha un finale da 25”, cose da Sun Yang. Io faccio un’altra tattica, sto davanti sempre e devo cercare di trarne vantaggio: nella parte centrale potevo gestirla un po’ di più. Era l’unico modo per vincere. Sono tornato sui livelli da record del mondo, sui miei livelli. Lui ora mi stimola, e la vasca lunga è piu appropriata alle mie caratteristiche. In estate darò filo da torcere perché ho lavorato bene». In Corea ci arriva comunque da re. E da drago ferito, di rabbia.