La Gazzetta dello Sport

C’è il cugino dei Lukaku Ma il Rapid è in crisi nera

●Biancoverd­i a -28 dalla vetta in Austria e umiliati nel derby domenica: 6-1. In Europa però...

- Marco Guidi

AHutteldor­f, dove ha casa il Rapid, il termometro segna -28. Non sono i gradi di un autunno eccezional­e. Il 28 è riferito ai punti di distacco dei biancoverd­i dal Salisburgo capolista. Non se la passano benissimo gli avversari dell’Inter, che domenica hanno incassato il 2° peggior k.o. della storia dei derby di Vienna: 6-1 dai «nemici» dell’Austria. Umiliante. L’8o posto nel torneo di casa, però, fa da contraltar­e a un’Europa sorprenden­te. Dopo aver fatto fuori Slovan e Steaua nei preliminar­i, il Rapid è passato da 2° nel gruppo con Villarreal, Rangers e Spartak. Il tecnico è Kühbauer, sulla panchina dei biancoverd­i da ottobre. Il suo sistema di gioco è il 4-2-3-1, anche se dopo il derby catastrofi­co ha fatto sapere che «potrebbe cambiare qualcosa nella pausa». Già perché ora il campionato si ferma e riparte a fine febbraio. In pratica, all’andata l’Inter affronterà una squadra che non gioca una gara ufficiale da 2 mesi. Zero stelle, un paio di giovani interessan­ti (Müldür e Ljubicic), il cugino dei Lukaku (Boli Mbombo) e un ex che nessuno ricorda: Knasmüllne­r nelle giovanili dell’Inter nel 2011. Oggi è il capocannon­iere del Rapid (4 gol nei preliminar­i), e non è punta. L’attacco non brilla: basti pensare che nessun biancoverd­e ha più di 1 gol nei gruppi. Handanovic può dormire sonni tranquilli.

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