Galletti
La delusione resta, brucia ancora sulla pelle dei baresi. Ma il fallimento calcistico, che ha segnato la triste estate, ha spianato la strada a un nuovo sogno, all’ambizione che, sotto il segno della famiglia De Laurentiis, non conosce limiti. Bari si è scoperta invincibile, ora è sicura di recuperare il tempo perso, di ritrovare la forza per spingere quel pallone lontano dai campi della Serie D. La squadra allenata da Giovanni Cornacchini, campione d’inverno da mercoledì 12 dicembre (con due giornate d’anticipo), sta facendo corsa a sé, è come se fosse «fuori classifica» nel girone I, tanto è stata sempre lontana dalle altre partecipanti. Non c’è storia, ogni domenica è una tappa di avvicinamento al traguardo.
IMBATTUTI Dopo 16 giornate, con un solo turno da disputare per chiudere il girone d’andata, i biancorossi esibiscono numeri da record. «Questa città, l’intero ambiente dovranno ritornare nella categoria che meritano», con poche parole, spesso, il presidente Luigi De Laurentiis ha indicato la strada del nuovo corso del calcio barese, voluto dal padre Aurelio. Quasi all’altezza della Juventus — il paragone va ovviamente contestualizzato — il Bari, unica formazione senza sconfitte in D, sta dominando il campionato. Dopo l’ultimo successo conquistato a Castrovillari contro il Rotonda, ha aumentato a 11 punti il vantaggio sulla seconda in classifica, la Turris, che però è stata penalizzata di 2 punti. Il distacco dalla terza, il Marsala, è addirittura di 16 punti. Negli altri 8 raggruppamenti della Serie D, il vantaggio massimo tra prima e seconda in graduatoria è di 6 punti, quelli che separano nel girone C la capolista Adriese dall’Arzignano. E, con 42 punti ottenuti in 16 incontri, Brienza e compagni viaggiano a una media di 2,62 punti a partita.
IL CONDOR VOLA BASSO Ci sarebbe da fare proclami, magari mettendo sin d’ora un’ipoteca sul futuro alla guida del Bari. Invece Giovanni Cornacchini, 53 anni, marchigiano di Fano, ex attaccante che arrivò a «toccare» appena il Milan, non si dimostra un rapace Condor, come era soprannominato. «Bisogna volare basso, guai a illudersi che ogni domenica sarà sempre una passeggiata — ammonisce il tecnico, che era reduce da due stagioni tribolate, alla Viterbese e al Gubbio — Il mio compito più semplice è quello di lavorare sul campo con questo gruppo eccezionale, fortissimo, un mix perfetto tra giocatori esperto e giovani di prospettiva. Invece, è meno agevole agire da “martello” ogni giorno sui ragazzi, per stimolarli a cercare di crescere ancora, facendo corsa su se stessi. Altrimenti, che gli vado a raccontare sull’avversario di
È UN BARI STELLARE LA JUVE DELLA D RISCRIVE LA STORIA TITOLO D’INVERNO CON DUE GARE D’ANTICIPO, MIGLIOR DIFESA DALLA A ALLA D, MAGGIOR DISTACCO SULLA SECONDA. LA SERIE C NON SARÀ UN PUNTO D’ARRIVO
LO SCENARIO Sempre oltre 10mila persone allo stadio, l’onta del fallimento è già il passato: le vittorie aiutano a dimenticare
IL DIFFICILE È FARE IL MARTELLO COL GRUPPO: I RECORD NON LI GUARDO
GIOVANNI CORNACCHINI
2,6 0
6
Le vittorie di fila: come Conte (B, 2008-09) e Pirazzini (1975, a cavallo tra due tornei di C)
turno? Non ci sono sfide vinte in partenza. Per esempio nell’ultimo turno con il Rotonda, fanalino di coda, abbiamo sofferto troppo e la squadra non mi è piaciuta. E sulla storia dei tanti record preferisco non legarmi ai numeri, per quanto piacevoli. Vale solo il risultato di fine campionato».
NELLA STORIA Il Bari ha realizzato 35 gol, mandando in rete ben 13 giocatori, la più numerosa cooperativa di realizzatori in Serie D. Il goleador è Simeri (6 centri), seguito da Floriano e Neglia (5), Di Cesare (4) e tutti gli altri. Ha toccato quota 16 risultati utili consecutivi iniziali, come la squadra di Gaetano Salvemini nella Serie B ALLENATORE BARI ● I punti a partita del Bari (42 in 16 giornate): nessuno ha un rendimento simile in D ● Le sconfitte in campionato dei biancorossi: è l’unica squadra imbattuta della Serie D
11 5 16
● ● I punti di vantaggio sulla seconda del girone I, la Turris (penalizzata di 2 punti) ● I gol subiti dal Bari in campionato: miglior difesa della D (11 gare senza gol al passivo) ● I risultati utili iniziali di fila: come Salvemini (B, 1988-89); record di Pirazzini, 18 (1974-75)