Avellino, conti in rosso Green e Cole ai saluti?
● Caos Scandone: i big sono sul mercato che è bloccato in entrata Mancano 230mila euro di adempimenti Comtec, ieri non pagati
Allarme rosso. Gli ultimi k.o. di Avellino, alcuni senza neppure lottare come domenica sera a Trieste, dove la squadra è uscita sconfitta di 46 punti, hanno lasciato intuire che ci fosse qualcosa di strano dietro quella sorta di sciopero bianco dei giocatori, in particolare degli americani. Il motivo è sempre lo stesso: ritardi nei pagamenti e situazione gestionale deficitaria, con un’organizzazione da club non certo di A per non dire altro.
BONUS Non è novità, verrebbe da dire, perché il patron Gianandrea De Cesare (il proprietario della Sidigas, imprenditore che ama spostarsi sempre in elicottero, guidato personalmente) ha sempre avuto una gestione del club molto particolare, ridotta ai minimi termini come unità e con delle forme contrattuali inusuali per giocatori e staff tecnico, a cominciare dagli enormi bonus che hanno fruttato stipendi d’oro comunque sempre onorati. Solo che qualcosa, quest’anno, non sta andando per il verso giusto. E la situazione economica assume una criticità di primo livello. Ieri è stata giornata di scadenze per ottemperare ad alcuni adempimenti previsti dalla Comtec: ebbene, Avellino non ha pagato Irpef, Inps e Fondo Carriera di settembre e ottobre per 230mila euro. A partire da oggi ha 5 giorni di tempo per pagare e prendere solo un’ammenda che è di 2.000 euro al giorno. Oltre i cinque giorni si andrà con i punti di penalizzazione: -1 per ogni adempimento non effettuato. La situazione non è finita qui, visto che la società ha sei Bat pendenti e il mercato bloccato: sono quelli di Rich, Leunen, Lawal, Wells, Fitipaldo e Fesenko più sette lodi esecutivi fatti da vari agenti che reclamano le commissioni.
CALCIO Una situazione di malessere generale che quest’anno è esplosa (anche) per la decisione di De Cesare di comprare l’Avellino calcio, finito in Serie D dopo l’esclusione dalla B. Anche lì le cose non vanno per il verso giusto, la squadra sta disputando un campionato anonimo ed ha già cambiato l’allenatore. «Meno elicotteri, più fatti», ha scritto su Facebook uno dei tanti tifosi che contestano in maniera decisa la proprietà di De Cesare e il lavoro del direttore sportivo Nicola Alberani, costretto suo malgrado a doversi barcamenare anche nel calcio, in un mondo che ovviamente non conosce, tra l’altro profondamente diverso dal basket. VUCINIC Già, torniamo al basket. Dove quest’anno si è voluto attrezzare una squadra in grado di finire tra le prime 4, e infatti il monte ingaggi è il terzo del campionato, ma nell’ultimo mese la spia si è accesa tra campionato e Champions. Si parte dal 21 novembre: -14 in casa dal Ventspils, il 25 novembre -30 in casa da Venezia, il 9 dicembre vittoria di 1 in casa contro Pesaro, il 12 dicembre -21 in casa dal Novgorod, domenica -46 in trasferta da Trieste. Dove si sono notati musi lunghi, a partire dai big Norris Cole e Caleb Green che sono sul mercato, anche se gli agenti smentiscono. Ma è un dato di fatto che Green interessa al Gran Canaria, mentre Cole sta sondando un ritorno nella Nba. E il coach Nenad Vucinic? Il suo gioco non ha mai convinto ma fino ai problemi extra cestistici in A ha avuto un bilancio di 6-3. Potrebbe pagare con l’esonero ma è tutto ingarbugliato. Secondo regolamento, col mercato bloccato è possibile far allenare il vice (Maffezzoli) solo per una gara, ma poi bisognerà fargli un contratto da capo allenatore. Pur pagando i lodi, Avellino gioca in A il 23 e il 26 e non potrebbe allenare nella seconda gara perché i tesseramenti scadono il 21.
111
IL NUMERO
I punti di scarto presi da Avellino in 4 gare tra Serie A e Champions: media di 27.7 a gara
46
IL NUMERO
I punti di scarto subiti a Trieste, il 2° di ogni epoca per Avellino dopo un -51 contro Milano