La Gazzetta dello Sport

CAPELLO «ALLEGRI E SPALLETTI DA TRIONFO MA LA NOSTRA SERIE A RESTA POCO ALLENANTE»

«ALLEGRI HA LA SQUADRA PER VINCERE LA COPPA MA LA SERIE A RESTA UN TORNEO NON ALLENANTE. GLI ALTRI? CITY FAVORITO E C’È QUEL GENIO DI MESSI...»

- di STEFANO BOLDRINI CORRISPOND­ENTE DA LONDRA

Natale a Lugano, poi il sole di Dubai. La vita di Fabio Capello continua a essere movimentat­a anche dopo l’addio alla panchina: viaggi, mostre, impegni televisivi, figli, nipoti, amici, rimpatriat­e negli ex club di mezzo secolo di attività. Domenica Sir Fabio ha seguito il derby d’Inghilterr­a, Liverpool-Manchester United. Ieri è stato il lunedì dei sorteggi e in questa chiacchier­ata con lui viaggiamo tra Champions ed Europa League.

Partiamo dalla Juventus: ha pescato l’Atletico Madrid.

«Sfida pericolosa. La Juventus vuole vincere la Champions e l’acquisto di Cristiano Ronaldo è mirato alla conquista dell’Europa, ma con l’Atletico bisogna tenere alta la guardia. L’ho già detto: alla squadra di Simeone non interessa giocare. Preferisce non far giocare. Al primo errore, castiga gli avversari. Ha gli uomini adatti per colpire a tradimento, penso a Griezmann e a Diego Costa. L’Atletico negli ultimi anni ha ballato tra semifinali e finali di Champions. Quando è uscito dalla Champions, come la scorsa stagione, si è consolato vincendo l’Europa League. Con il nuovo stadio ha acquisito anche un nuovo status dal punto di vista economico».

La Roma affronterà il Porto, l’avversario meno forte tra quelli possibili.

«Servirà una grande Roma per passare il turno. Il Porto sta andando fortissimo in campionato e ha giocatori interessan­ti come il centravant­i maliano Marega. Gioca bene e ha ben otto brasiliani nella rosa. Anche qui, occhio».

In Champions negli altri ottavi sarà Inghilterr­a-Germania: Li-

PROTAGONIS­TI Dall’alto: Nicolò Zaniolo, 19, centrocamp­ista della Roma; Antoine Griezmann,

27, attaccante francese dell’Atletico Madrid; Carlo Ancelotti, 59, tecnico Napoli

verpool-Bayern Monaco, Tottenham-Borussia Dortmund, Manchester City-Schalke 04.

«Liverpool-Bayern offre molte cose: bellezza, storia, curiosità. Il Bayern attuale è il più debole degli ultimi anni: il terzo posto in classifica, a meno 9 dal Dortmund, mi pare emblematic­o. Bisogna vedere che cosa accadrà a gennaio: il mercato potrebbe risolvere qualche problema. Allo stato attuale, il Liverpool è superiore: è cresciuto soprattutt­o sul piano della mentalità. Non è più solo Salah, Firmino e Mané: stanno emergendo nuovi interpreti. Robertson è una forza della natura, ma non è solo corsa allo stato puro: sa crossare e sa difendere. Van Dijk è migliorato moltissimo: non pensavo che potesse raggiunger­e questi livelli. È mutato anche il copione di gioco. Ci sono più varianti. Mourinho aveva preparato bene la gara di domenica, alzando un muro per chiudere le vie centrali, ma il Liverpool visto contro Napoli e Manchester United è travolgent­e».

Il Manchester United è in caduta libera. Mourinho ha detto: «questa squadra non è costruita a mia immagine». Dopo trenta mesi di lavoro come fa a non essere il «suo» United?

«Questa dichiarazi­one di Mourinho mi ha colpito. Non l’ho capita. Non so a che cosa si riferisse, ma penso che il primo a dover dare una risposta sia proprio lui».

Se lo United non cambia passo, a febbraio sarà durissima contro il Psg.

«Il Psg ha un attacco stellare, mentre la difesa del Manchester United sembra lontana anni luce dalla cultura di Mourinho. I francesi sono favoriti, ma il Psg regala sempre qualcosa e bisogna vedere se lo United sarà in grado di approfitta­rne. La Champions è spietata: un errore e sei fuori».

Tottenham-Borussia.

«Dal punto di vista del calcio puro è uno dei migliori ottavi. Le due squadre si assomiglia­no: corsa, velocità, talenti. La leadership in Bundesliga del Borussia Dortmund permetterà forse a febbraio alla squadra tedesca di poter gestire bene il doppio fronte, campionato e Champions. Il Tottenham è stato costruito negli anni e ha ormai un copione consolidat­o. Una sfida equilibrat­a».

Il Manchester City affronterà lo Schalke 04.

«L’ho detto e lo ripeto: considero il Manchester City il candidato numero uno per la conquista della Champions. I tedeschi non vanno mai sottovalut­ati, ma il City è superiore. Tra l’altro Guardiola ha cambiato spartito. Il City attuale fa meno possesso e cura di più la verticaliz­zazione. È più veloce e si difende meglio».

Le due spagnole non possono lamentarsi: Real Madrid-Ajax e Barcellona-Lione.

«Il Real Madrid, pur con i problemi attuali, è più forte dell’Ajax. La formazione olandese è giovane, gioca bene, ma la difesa regala qualcosa. Il Barcellona viaggia sempre ad alti livelli. E poi c’è Messi: che dire ancora di lui?».

Cinquanta gol anche nel 2018.

«Per me Messi è un genio del calcio. E’ il numero uno in assoluto».

In Europa League tre italiane: Inter, Napoli e Lazio. Cominciamo da Inter-Rapid Vienna.

«L’Inter deve guardare oltre il Rapid: deve cercare di vincere il torneo».

Napoli-Zurigo: la delusione per l’eliminazio­ne in Champions pare l’ostacolo più duro per la squadra di Ancelotti.

«Il Napoli ha affrontato squadroni come Liverpool e Psg. Può giocare in Europa League a testa alta. Anche qui, occhio però a non sottovalut­are l’avversario. Lo Young Boys che ha battuto la Juventus è un segnale da non trascurare. E aggiungo: la Svizzera ha partecipat­o all’ultimo Mondiale ed è tra le quattro semifinali­ste che si giocherann­o tra sei mesi la Nations League».

Lazio-Siviglia: gli spagnoli dal 2005 ad oggi hanno vinto 2 Coppe Uefa e 3 Europa League.

«Per la Lazio sarà durissima. Il Siviglia è secondo nella Liga. Mi sembra il sorteggio più difficile».

L’eliminazio­ne del Milan?

«Mi ha sorpreso molto. Gattuso, come sempre, è stato molto onesto nella sua analisi. È vero che al Milan è stato negato un rigore solare, ma l’Olympiacos ha meritato la qualificaz­ione».

Cinque sconfitte e un pareggio nell’ultimo turno di coppe: una disfatta.

«Questa frenata mi ha lasciato interdetto. Ero convinto che avessimo finalmente compiuto il salto di qualità, invece sono tornati i dubbi. Ho intravisto segnali inquietant­i».

Quali?

«Quando gli avversari alzano il ritmo, andiamo in sofferenza. Il pressing e l’agonismo ci creano difficoltà enormi. Solo la Juventus si sottrae a questa situazione».

Una volta definì il campionato italiano «poco allenante».

«La Juve con 8 punti di vantaggio sulla seconda e 14 sulla terza è già una risposta eloquente. Aspettiamo però febbraio per dire l’ultima parola».

Si sta vedendo qualcosa di buono nel nostro calcio?

«Stiamo tornando a produrre buoni centrocamp­isti. C’è un trio interessan­te: Zaniolo, Sensi e Barella. Purtroppo mancano i difensori centrali: Chiellini resta di un altro pianeta».

L’INTER DEVE AMBIRE A VINCERE LA COPPA SULL’INTER DI LUCIANO SPALLETTI

«IN EUROPA LEAGUE: CON ANCELOTTI IL NAPOLI A TESTA ALTA. L’INTER PENSI OLTRE IL RAPID VIENNA. LAZIO: CON IL SIVIGLIA SERVE UN’IMPRESA»

italiane rimaste nelle Coppe: Juve e Roma in Champions, Napoli, Inter e Lazio in Europa League

L’ELIMINAZIO­NE MI HA SORPRESO, MA DA GATTUSO ANALISI ONESTA SUL MILAN DI GENNARO GATTUSO

 ??  ?? A destra, Diego Simeone, 48 anni; Lionel Messi, 31; Pep Guardiola, 47, e Massimilia­no Allegri , 51 EPA/AFP/EPA/GETTY PAROLA ALL’ESPERTO Fabio Capello, 72 anni, ha vinto la Champions nel 1994 con il Milan. Ha allenato anche Real Madrid, Roma, Juventus e Jiangsu Suning, oltre alle nazionali di Inghilterr­a e Russia GETTY IMAGES
A destra, Diego Simeone, 48 anni; Lionel Messi, 31; Pep Guardiola, 47, e Massimilia­no Allegri , 51 EPA/AFP/EPA/GETTY PAROLA ALL’ESPERTO Fabio Capello, 72 anni, ha vinto la Champions nel 1994 con il Milan. Ha allenato anche Real Madrid, Roma, Juventus e Jiangsu Suning, oltre alle nazionali di Inghilterr­a e Russia GETTY IMAGES
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