La Gazzetta dello Sport

Il Real blocca il Barça, Pep in vetta alla Premier

●Coppa del Re, semifinale di andata: gol di Lucas Vazquez, il brasiliano rimedia

- Pep Guardiola BOLDRINI, RICCIA

Iniziamo ricordando che qui ad ottobre era finita 5-1 per il Barça. Ultimo, doloroso, atto del breve regno di Julen Lopetegui al Bernabeu. Florentino aveva pensato a Conte, poi viste le difficoltà optò per la soluzione casalinga, Solari ad interim. Poco più di tre mesi dopo Santi si è guadagnato un contratto pluriennal­e e, soprattutt­o, la fiducia di Florentino, dei tifosi e dei giocatori. Questa per lui è una settimana decisiva, ed è cominciata bene: nell’andata della semifinale di Copa del Rey è uscito dal Camp Nou con un 1-1 che gli lascia un piccolo vantaggio in vista del ritorno del 27 febbraio e gli garantisce morale e tranquilli­tà in vista dell’altro grande impegno di sabato: il derby al Metropolit­ano.

MESSIDIPEN­DENZA Come in ottobre il Barça era senza Messi, circondato dal mistero sulla sua coscia destra offesa sabato col Valencia. Valverde l’ha portato in panchina condiziona­ndo di fatto il subconscio dei suoi: tutti li, come lo stadio, ad aspettare l’ingresso di Leo. Il Barcellona è partito malissimo, erratico, schiacciat­o dal Madrid e incapace di reagire al gol preso quasi subito. Si è ripreso dopo mezz’ora e nella ripresa il Camp Nou ha chiesto e ottenuto l’ingresso di Messi. I catalani avevano già pareggiato ma l’arrivo di Leo non ha prodotto l’attesa sferzata finale, con la squadra che pendeva dalle sue giocate e si è incartata. Ancora una volta il Barcellona ha dimostrato di essere ciò che è Messi, condiziona­ta dall’estro del migliore del mondo.

LE SCELTE DI SANTI Dicevamo che questa per Solari è la settimana delle scelte. Pesanti, e con conseguenz­e visti gli avversari e la posta in palio. Ieri le prime. In 5 dovevano restare fuori: Brahim, Valverde e Odriozola a casa, Mariano e Reguilon in tribuna, con Marcelo titolare e in enormi difficoltà. Isco ha dunque evitato l’umiliazion­e, salvando almeno il posto in panchina. Con lui si seduti Casemiro e Bale, che hanno ceduto il passo a Marcos Llorente e Vinicius. Il brasiliano nel Clásico di Liga era in tribuna. Tante cose sono passate da quel giorno, per lui e per il Madrid.

CAMP NOU INCLINATO Valverde pur senza Dembélé, non ancora del tutto recuperato, ha scelto la cautela con Messi lanciando

a sorpresa Malcom. Semedo preferito a Sergi Roberto, Arthur a Arturo (Vidal). Sembrava che il Camp Nou fosse inclinato da una parte. Il gioco si è a lungo sviluppato quasi interament­e su un lato: quello di Vinicius se attaccava il Madrid, quello di Semedo e Malcom se lo faceva il Barça. Su quella fascia c’era poco ordine ma tanta buona volontà. E Marcelo in costante affanno. Da lì è partito il cross di Vinicius che Benzema ha domato e dopo aver saltato Jordi Alba ha offerto a Lucas Vazquez in posizione di centravant­i, bravo ad anticipare Lenglet per segnare subito (6’) il gol in trasferta. Del resto sono 15 Clásicos che il Madrid fa gol al Camp Nou.

LA CHIAVE Messi parte dalla panchina ed entra a mezzora dalla fine ma senza incidere

Neanche l’ingresso di Bale, Casemiro, Vidal, Asensio e Aleñá cambia le cose

BARÇA ASFISSIATO Il Barcelsono

lona era impegnato a pensare a come cavarsela senza Messi, mica un problema da niente. Errori in serie a centrocamp­o, persino da un insospetta­bile come Busquets, nulla in attacco per mezz’ora, col Madrid in pericoloso controllo. Vinicius ha sprecato un paio di contropied­e per egoista voracità con i catalani pressati e senz’aria. A svegliarli un paio di cross di

Malcom, dalla fascia di cui sopra, con Piqué che ha sfiorato il pari e Rakitic che ha colpito la traversa. Poi la grande parata di Navas su Suarez, col Barça tardivamen­te fuori dall’apnea.

ECCO LEO Anche il pari è arrivato dallo stesso lato, però il colpo preciso di Malcom è stato l’ultimo atto di una tripla occasione del Barça: Navas esce bene su Alba, Suarez prende il palo senza tempo e con poco angolo, Malcom segna sul rimbalzo il suo terzo gol stagionale. A quel punto dentro Messi, Bale, Casemiro, Vidal, poi Asensio e Aleñá. Nessuno ha cambiato qualcosa. Bale ha sprecato un generoso invito di Benzema, l’effetto Messi è durato poco. L’accesso alla finale si deciderà al Bernabeu: il Barça ha vinto le ultime 4 edizioni della coppa e non viene eliminato dal 2013, ma il Madrid di Solari è uscito dal letargo.

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● 1 Leo Messi, entrato nella ripresa, circondato da Ramos e Modric AP● 2 Il Barcellona abbracciat­o a Malcom, 21 anni, autore dell’1-1 AFP● 3 La rete di Lucas Vazquez che aveva portato in vantaggio il Real AFP
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