La Gazzetta dello Sport

La scalata di Radja: meno 4 chili e più testa

●Nainggolan vuole essere da Inter: è dimagrito e adesso servono i suoi muscoli e il suo carattere

- Carlo Angioni MILANO

La strada è ancora lunga e in salita. Ma Radja Nainggolan sta facendo di tutto per non avere rimpianti. Contro il Bologna, all’andata, era arrivato il primo gol in maglia Inter. Contro il Bologna, nella disgraziat­a sconfitta di domenica sera a San Siro, il belga ha mostrato i primi, timidissim­i segnali di risveglio. Maglia da titolare e 68 minuti in campo, il top dalla trasferta in casa Chievo del 22 dicembre. Con qualche contrasto vinto in più, qualche movimento più deciso, una faccia molto diversa ma anche tanti palloni sbagliati e poco carisma. Siamo ancora all’inizio della strada che può portare alla rinascita, ma il Ninja di oggi sembra già molto diverso da quello che prima di Natale era stato sospeso dal club dopo l’ennesimo comportame­nto fuori dalle regole. L’esplosione di Zaniolo a Roma (finito a Trigoria nell’affare Radja) e il rigore sbagliato contro la Lazio in Coppa Italia non aiutano a ritrovare il feeling con il tifo nerazzurro, che l’ha sonorament­e fischiato dopo il cambio con i rossoblù di Mihajlovic, però Radja si sta impegnando. In allenament­o e nella vita di tutti i giorni, innanzitut­to, primo comandamen­to di quel patto d’onore tra uomini «firmato» insieme con Marotta e Spalletti durante le vacanze di Natale.

DIMAGRITO E i risultati già si vedono: a fine 2018 era molto appesantit­o, ora la linea è sistemata, con almeno 4 chili lasciati per strada grazie a un lavoro personaliz­zato ad Appiano e una dieta molto più rigorosa. Anche per questo l’allenatore in queste settimane non l’ha mai abbandonat­o, anzi. Luciano è stato il primo a volerlo la scorsa estate, ed è il primo che lo difende adesso, anche spronandol­o: «Radja va recuperato, ha avuto vari infortuni e non si è allenato con continuità. Deve mettere minuti nelle gambe,reagirà. Sono convinto che dimostrerà perché l’abbiamo voluto». Stesso concetto espresso da Beppe Marotta: «Radja non è in forma splendida, parla quotidiana­mente con Spalletti, ma la sua profession­alità deve emergere e quando lo farà ci darà prestazion­i di grande carattere». Una speranza, certo, ma soprattutt­o una convinzion­e di tutta la società nerazzurra, che attorno al Ninja ha costruito la squadra per il ritorno in Champions League, spendendo 39,2 milioni e sacrifican­do baby Zaniolo. Con il suo pieno recupero e con il ritorno al top dell’altra grande delusione dell’anno, Ivan Perisic, l’Inter può sentirsi molto più tranquilla. Senza prestazion­i di livello del belga e del croato il cammino in Serie A e in Europa da qui in avanti sarà sicurament­e zeppo di ostacoli.

TESTA Ma la crescita fisica di Nainggolan, che per il momento resta in bilico per la prossima stagione (pur avendo un contratto da 4,5 milioni all’anno sino al 2022), dovrà andare di pari passo con la ritrovata maturità psicologic­a del centrocamp­ista. Spalletti, che dopo il k.o. con il Bologna ha parlato di «mancanza di carattere» dell’Inter, non ha bisogno solo delle vampate di Radja ma anche della sua spinta emotiva. In una squadra che ora appare smarrita e spaventata, esibire nuovamente in campo la grinta del belga è una condizione imprescind­ibile. Anche qui il Nainggolan dei tempi d’oro romanisti resta una figura molto lontana, ma il lavoro dell’Inter lo sta spingendo al ritorno al top anche di testa. Bastava guardarlo negli occhi domenica scorsa: sempre da rivedere come prestazion­e e sicurament­e molto più «dentro» alla partita come faccia. La strada è ancora lunga, ma Radja adesso ce la sta mettendo tutta.

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Radja Nainggolan, 30 anni, prima stagione in nerazzurro GETTY

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