Bologna: Lyanco-Edera Le due carte salvezza in mano a Mihajlovic
●Presentati ieri i due innesti. Il difensore brasiliano è già fermo ai box per un guaio muscolare. L’attaccante 22enne, allenato da Sinisa al Toro, cerca spazio anche in ottica Under 21
Personalità, coraggio e testa alta, in campo e fuori. Lyanco Evangelista, nuovo centrale del Bologna, non è certo uno che si nasconde: «Se Icardi avesse segnato su quella palla gol dopo pochi secondi, la gara sarebbe cambiata – ammette il 22enne in prestito dal Torino sulla sfida contro l’Inter –. Subito dopo il suo errore ho però capito che era la nostra partita e così è andata». Brasiliano di origini serbe, insieme a Simone Edera è uno dei due rinforzi di mercato voluti da Sinisa Mihajlovic all’approdo sulla panchina del Bologna la scorsa settimana. Gettato subito nella mischia a San Siro da titolare, dopo 45 minuti ha dovuto alzare bandiera bianca per un infortunio muscolare: lesione dell’ileopsoas di destra è la diagnosi di ieri. La prossima settimana sarà rivalutato, non sono stati comunicati tempi di recupero ma difficile possano essere inferiori ai 20 giorni. Sarà quindi ai box domenica prossima contro il Genoa: «L’Inter è il passato, vogliamo uscire dalla zona pericolosa della classifica».
DIFENSORE PER CASO Nato centrocampista nelle giovanili del Botafogo, diventa difensore quasi per caso a 15 anni quando viene squalificato un compagno in quel ruolo. Arretra da centrale, fa gol di testa e il giorno dopo il presidente gli presenta un contratto «da difensore». I piedi buoni e la capacità di giocare il pallone gli sono però rimasti, anche se Mihajlovic ha subito messo un freno alle sue iniziative più estrose. «Facevo giocate rischiose, con lui ho imparato che devo prima essere un difensore e fare le cose semplici per crescere».
CALCIO TOTALE Per Simone Edera ancora non è arrivato l’esordio in rossoblù, ma la chiamata di Sinisa a Bologna è un attestato di stima non indifferente: «Ho imparato tanto nei suoi mesi a Torino, è molto diretto e ti dice le cose in faccia, una dote che apprezzo molto – dice l’attaccante –. Prediligo il 4-3-3 e giocare esterno, magari a destra a piede invertito, ma con Mazzarri ho imparato anche a fare la seconda punta o il centravanti. È importante non fossilizzarsi su un unico ruolo». Bologna è per lui anche un’occasione importante in ottica Under 21, con gli Europei che scatteranno al Dall’Ara: «Sono venuto anche per questo. A Torino avevo poco spazio, a Bologna voglio giocarmi le mie chance di convocazione». Il cambio di passo con Mihajlovic è stato immediato, al di là della vittoria con l’Inter. Lo dicono in coro i due ex granata alla loro presentazione e lo dice un veterano come Andrea Poli ai microfoni di Sky: «Il tecnico ci ha chiesto di alzare il baricentro cercando aggressività e uno contro uno, un calcio totale. La vittoria sull’Inter ci ha dato consapevolezza, ma bisognerà darle continuità contro il Genoa: una sola gara non cancella gli ultimi sei mesi».
DUBBIO ROPERO Ieri la squadra ha ripreso ad allenarsi senza Federico Santander. Il «Ropero», match winner a San Siro, ha lavorato a parte per un affaticamento al polpaccio sinistro, ma c’è ottimismo riguardo al suo recupero in vista della gara con il Genoa. È tornato in parte col gruppo Nicola Sansone, che si candida a una maglia da titolare nel tridente, mentre non si è allenato nemmeno Riccardo Orsolini, a sua volta fermato da un piccolo problema muscolare.
MIHAJLOVIC MI HA INSEGNATO A FARE PRIMA LE COSE SEMPLICI
LYANCO EVANGELISTA DIFENSORE DEL BOLOGNA
SONO ESTERNO MA GIOCO ANCHE DA SECONDA PUNTA O DA CENTRAVANTI
SIMONE EDERA ATTACCANTE DEL BOLOGNA