«I weekend insieme tra nuoto, feste e trap Ma sempre tranquilli»
● Stessi gusti, 19enni , inseparabili: lei lo convinse a scegliere Roma «Gli starò vicino»
Quando Ilaria Cusinato ha parlato domenica mattina col papà di Manuel Bortuzzo è andata in trance: nella sua testa c’erano le tante serate romane trascorse insieme al nuotatore ferito da un colpo di pistola. La disperazione è scesa su di lei, doppio argento europeo nei 200 e 400 misti, che l’ha sfogata sui social aspettando notizie confortanti («Spero che tutto vada bene, «La tua Taylor Mega ti aspetta con ansia», «Sarai più forte di tutto»). Il suo amico ora è paralizzato. Veneta come lui, ha condiviso tutto con lui: in acqua e fuori. Anzi, è stata lei a insistere con l’allenatore Stefano Morini perché accettasse Manuel nel centro federale di Roma.
Ilaria, come nasce quest’amicizia?
«Conosco Manuel da quando ho cominciato a nuotare, dal primo anno in cui gareggiavamo nelle giovanili del Team Veneto. Ricordo le prime gare, quando siamo diventati compagni di squadra e siamo sempre stati in buoni rapporti. Quest’anno era riuscito a trasferirsi dopo che l’allenatore Morini lo aveva notato apprezzandone le qualità. Lui ci teneva, ci sperava tantissimo, io avevo messo una buona parola col Moro».
Erano giorni di grandi speranze per lui?
«Fortunatamente ha avuto l’occasione di trasferirsi nella foresteria di Castelporziano, così poteva fare la spola con Ostia e allenarsi col nostro gruppo nel centro federale. Il nostro legame è fortissimo, ci piace stare insieme anche quando siamo a casa in Veneto, ci piace far festa a Jesolo, anche d’estate».
È vero che condividete anche i gusti musicali?
«Sì, anche se in questo momento è superfluo pensarlo. È vero, siamo appassionati del genere trap».
Come trascorrevate i fine settimana insieme?
«Non solo i sabati sera ma anche le domeniche pomeriggio stavo con lui, andavamo in giro, anche a fare shopping. Ma sempre tutto vissuto tranquillamente».
Siete mai stati insieme nel pub dove avrebbe dovuto entrare Manuel se non ci fosse stata la rissa?
«Siamo andati in diversi posti, a Roma ci sono posti più pericolosi di quello dell’Axa, mai frequentati posti rischiosi. E poi non è che quel quartiere sia malfamato, Ostia è molto peggio. Quello che gli è capitato è stato un incidente davvero inspiegabile. Lui non c’entrava veramente nulla».
Com’erano le vostre giornate sempre insieme?
«Veniva a cenare anche con noi perché in caserma gli orari dela cena sono abbastanza stretti, si mangia presto e magari noi finiamo tardi di allenarci la sera. Mentre gli altri stavano per i fatti loro, io ero sempre a chiacchierare con lui, quindi davvero stavamo sempre insieme».
Quali sono gli argomenti che piacciono di più a Manuel?
«A lui piace far festa, anche in estate ci ritrovavamo al mare. Oltre alla musica, a lui piace tantissimo andare in moto, era venuto a trovarmi a casa anche in estate: il fidanzato della sua sorella maggiore è della mia stessa città (San Martino di Lupo, nel padovano, ndr). Prima del suo trasferimento a Ostia è venuto a parlarne con me, era felice di questo trasferimento. Così, pur essendo molto amici prima, a Roma abbiamo potuto legare ancora di più, ci confidavamo spesso. Io sto vivendo un trauma, adesso».
Del suo mondo romano che cosa può aggiungere?
«Un mese fa il suo compagno di stanza alle Fiamme Gialle era tornato in Sicilia , era più legato ad Alesso Bori».
Della nuova fidanzata le parlava?
«Sì, Martina si allena solo in caserma».
Ha legato più con Paltrinieri o con Detti?
«Greg non sta più al centro federale, ora io e lui stavamo più insieme a Gabriele».
Con la famiglia di Manuel vi conoscete molto bene: in questi giorni drammatici vi siete sentiti?
«Ho sentito subito il papà di Manuel, e sono costantemente in contatto col fratello Kevin che mi tiene aggiornata».
È una famiglia che vive il nuoto in modo totale: questo dramma la segnerà?
«Suo papà sta sorreggendo con grandissima forza una famiglia che ha dato tutto al nuoto. Lui (che lavora in una concessionaria a Portogruaro, ndr) ha sostenuto sempre enormi sacrifici per far nuotare Manuel e gli altri tre. Ragazzi che hanno sempre nuotato. Una famiglia davvero appassionata e sempre in piscina».
Lei da lunedì tornerà a Ostia, andrà subito a trovare Manuel in ospedale visto che ieri s’è svegliato?
«Sarà la prima cosa che farò, a costo di saltare l’allenamento, credo sia più giusto così».
Una confessione da amico?
«Mi confidava spesso che per lui era stata una scelta molto difficile doversi spostare da casa, rinunciare a tutto e venire ad Ostia ad inseguire un sogno. Non si meritava una vicenda simile».
Ha postato anche una foto insieme con la frase su un’influencer Taylor Mega che potrebbe regalargli un sorriso.
«Era reduce da un anno difficile per problemi fisici, aveva dovuto vincere la mononucleosi e riprendersi non è mai facile. Inoltre sottoporsi con Morini ad allenamenti durissimi non era facile. Ma questa, ora, è stata una mazzata tremenda. Soprattutto a lui non sarebbe dovuto accadere: a nessuno, ma soprattutto a lui. Sul resto delle cose personali non è giusto aggiungere altro».
Un «telegramma» per lui?
«Intanto nuoterò con la M sul braccio a Torino da domani a domenica. So che c’è tanto affetto attorno a lui, ma se avrà bisogno della mia vicinanza, io sarò ancora più vicino a Manuel».
ERA FELICE DI ALLENARSI A OSTIA: AVEVA RINUNCIATO A TUTTO PER TRASFERIRSI. NUOTERÒ CON LA SUA M SUL BRACCIO
ILARIA CUSINATO, 19 ANNI, 3 ARGENTI EUROPEI
CON MANUEL BORTUZZO, 19 ANNI