La Gazzetta dello Sport

Rauti, il gioiellino granata che somiglia a Immobile

●È il prototipo dell’attaccante moderno In Primavera 4 gol nelle ultime 5 gare E per lui il Monza ha già offerto 1 milione

- Mario Pagliara

Somiglia al giovane Immobile, ricorda tantissimo Cutrone. Per caratteris­tiche, per fisicità, soprattutt­o per un innato killer «instinct». Il Torino si coccola Nicola Rauti, la prima punta della Primavera, a segno quattro volte nelle ultime cinque uscite tra campionato e Coppa Italia. In stagione ha già raccolto un bottino di dodici gol e sei assist. Mercoledì a Zingonia, nella semifinale di andata di Coppa Italia con l’Atalanta, è stato il migliore in campo del Toro, e ormai per lui iniziano a fioccare le osservazio­ni come le telefonate in società da parte dei direttori sportivi di altri club: a gennaio, ad esempio, è stato richiesto dall’Ascoli e dal Pescara. L’a.d. del Monza, Adriano Galliani, si è spinto ad offrire un milione di euro tondo tondo per portarlo in Brianza: il Toro ha ringraziat­o ma ha chiuso le porte. In inverno sta esplodendo il talento di Nicola Rauti.

L’INTER NEL PASSATO Ma chi è Rauti? Originario di Legnano, appartiene all’eccellente generazion­e Duemila granata. Da bambino ha assaggiato l’Inter, facendo in tempo a fare il raccattapa­lle a San Siro, con tanto di foto-ricordo con il suo idolo Ibrahimovi­c. Quella nerazzurra è stata una parentesi breve, perché dall’Inter ricevette troppo presto la lettera dei saluti. Passato al Novara, gli sfiorò pure l’idea di smettere di giocare. La sua storia cambiò in un giorno di primavera del 2014, quando in un torneo Giovanissi­mi a Torino fu notato dall’occhio del direttore del settore giovanile del Toro, Massimo Bava. È stato amore a prima vista, e per Rauti il granata stata l’occasione della rinascita. Da quattro anni si allena al Filadelfia, è diventato un habituée delle nazionali giovanili (protagonis­ta in estate ai Giochi del Mediterran­eo), è ora nel giro dell’Under 19. Le parole d’ordine di Rauti? Due: lavorare tanto, stupire sempre.

CATTIVO E POTENTE Quello che colpisce di lui è come da quattro anni la sua crescita sia stata progressiv­a: lo scorso anno Bava decise di anticipare i tempi, facendogli giocare un anno in Primavera sotto età. Una mossa chiave: oggi è tra gli attaccanti italiani 2000 più forti, osservato da Mazzarri e già appetito sul mercato. A luglio il Toro ha premiato la sua esplosione con il primo contratto da pro (scadenza 2021). Chi lo conosce racconta come sia un ragazzo modello, con un’accentuata cultura del lavoro. Vive a Torino in convitto, dove non ha mai avuto comportame­nti fuori dalle righe. Tecnicamen­te, è il prototipo della punta moderna: potente e reattivo nonostante non sia alto. Può giocare in tutti i ruoli dell’attacco. E sotto porta è cattivo come pochi. Il suo più grande pregio? Saper fare tanti gol. Mica male.

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LAPRESSE Nicola Rauti, 18 anni, attaccante della Primavera del Toro

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