CONTRO LE DIFFICOLTÀ, MILANO RICHIAMI LO SPIRITO OLIMPIA
Le fatiche nell’Eurolega di basket
Dopo 4 mesi già molto intensi e pieni di impegni su tre fronti (Supercoppa, campionato ed Eurolega, in attesa di lanciarsi sulle Final Eight di Coppa Italia in programma la prossima settimana) Milano entra nell’imbuto della sua stagione internazionale, cioè nel periodo in cui le partite di Eurolega diminuiscono e ognuna ha un peso specifico superiore a quelle precedenti per quanto anch’esse siano state molto importanti per arrivare fin qui. È questo il momento in cui ogni squadra che insegue un obiettivo si sente con le spalle al muro, non può fallire l’impegno, non può essere superficiale su nessuno dei possessi offensivi o delle coperture difensive che propone la partita e non può appellarsi ad alibi o scuse. Milano lo sa e, a differenza degli anni passati, sembra pronta ad affrontare l’emergenza a cui la costringono fatica e infortuni (quello di Gudaitis è pesantissimo). È questo il momento in cui ogni giocatore è chiamato a dare il meglio di se stesso, di spiegare a tutti perché la proprietà dell’Olimpia lo ha scelto per il suo progetto tecnico e per coltivare le ambizioni di playoff, di declinare al livello più alto le proprie qualità tecniche ma anche professionali. Lo stesso vale per l’allenatore che pure vanta un palmares superiore a quello dei giocatori. È questo il momento in cui Milano deve abbinare al potenziale odierno la forza che le deriva dalla sua storia ottuagenaria, dalla tradizione internazionale e dallo spirito che ha sempre permeato l’Olimpia nei decenni. Senza evocare i ricordi e le gesta dei miti del passato, Milano deve essere oggi la Milano di ieri, la Milano di sempre con la fierezza e l’ orgoglio di una grande squadra dentro ad un club leggendario.