Paquetà conquista il Milan e la Seleçao
●Domani il brasiliano sarà osservato per la terza volta dall’assistente del c.t. Tite: chiamata in vista
Un tuffo al cuore. Una di quelle notizie che tolgono il fiato e non portano con sé nient’altro che un dolore sconfinato. A Lucas Paquetà ieri in qualche modo è morta una parte di sé, che in quel centro sportivo di Rio ha fatto per anni la stessa vita di quei ragazzi portati via dalle fiamme. Lucas ha espresso la sua pena sui social, anche se nessuna parola sarà mai abbastanza efficace per chi, come lui, arriva proprio dal Ninho do Urubu. Il cuore pulsante del Flamengo, la scuola di talenti che ha educato anche il neo acquisto milanista.
RELAZIONI Paquetà calcisticamente è nato lì ed è grazie a quel luogo se oggi sta raccogliendo i primi frutti. Dapprima l’ingresso nella prima squadra rubronegra, poi un primo assaggio verdeoro e quindi la grande avventura dall’altra parte dell’oceano, preso per mano dal connazionale Leonardo. Ed è grazie a quel luogo se di Paquetà sentiremo parlare a lungo. In Europa, ma anche in patria, perché le prime settimane al Milan sono state talmente proficue da riaccendere su di lui i riflettori della Seleçao. Il commissario tecnico Tite l’ha rimesso velocemente sul taccuino, tanto da inviare il suo assistente Sylvinho – vecchia conoscenza italiana come vice di Mancini all’Inter – a osservare Lucas di persona. E’ già successo due volte, contro il Napoli in Coppa Italia e a Roma. Dovrebbe succedere anche domani sera contro il Cagliari.
FUTURO Da quanto filtra le relazioni di Sylvinho sono molto buone. Paquetà ha stupito per la sua velocità di inserimento non solo in Italia, ma evidentemente anche in Brasile. All’atto pratico significa che Lucas verrà chiamato da Tite per la doppia amichevole della seconda metà di marzo. Quella del 22 è ancora da definire nei dettagli, quella del 26 è fissata contro la Repubblica Ceca a Praga. In almeno una delle due Paquetà scenderà in campo dal primo minuto e si giocherà carte importanti per il futuro a breve termine, dal momento che a metà giugno prenderà via la Coppa America e Tite sta formando il gruppo. Diciamo che Lucas in Brasile sta facendo abbastanza parlare di sé (assieme all’altro baby talento Vinicus jr.), anche perché non è così comune che un giocatore della sua età venga schierato titolare in tutte le prime sei partite con la sua nuova squadra, e in un torneo ostico come quello italiano.
ATIPICO Per lui comunque la nazionale maggiore non sarà una primizia: dopo qualche apparizione in Under 20, i primi passi fra i grandi risalgono allo scorso settembre, messo in campo da Tite in due spezzoni contro Stati Uniti ed El Salvador. Poi è rimasto fuori dalle convocazioni, fino all’avventura rossonera, iniziata sotto i migliori auspici. Quasi cinquecento minuti di personalità, preparazione tattica, approccio corretto in una realtà sconosciuta. A Gattuso piace molto definirlo un «brasiliano atipico» proprio in virtù della propensione – anche – al lavoro sporco, di interdizione e ripiegamento. E, aggiungiamo noi, anche a una vita privata lontana anni luce dagli eccessi passati di qualche connazionale. La posizione in campo per ora resterà quella attuale: mezzala sinistra (o destra, in caso di esigenza), perché a Rino non piace cambiare spesso e perché per il momento Lucas gli è funzionale soprattutto lì, nel vuoto creato da Bonaventura. Quando la mediana tornerà a ranghi completi, si vedrà. Ma una cosa appare piuttosto certa: i ballottaggi riguarderanno qualcun altro.