La Gazzetta dello Sport

Paquetà conquista il Milan e la Seleçao

●Domani il brasiliano sarà osservato per la terza volta dall’assistente del c.t. Tite: chiamata in vista

- Marco Pasotto MILANO

Un tuffo al cuore. Una di quelle notizie che tolgono il fiato e non portano con sé nient’altro che un dolore sconfinato. A Lucas Paquetà ieri in qualche modo è morta una parte di sé, che in quel centro sportivo di Rio ha fatto per anni la stessa vita di quei ragazzi portati via dalle fiamme. Lucas ha espresso la sua pena sui social, anche se nessuna parola sarà mai abbastanza efficace per chi, come lui, arriva proprio dal Ninho do Urubu. Il cuore pulsante del Flamengo, la scuola di talenti che ha educato anche il neo acquisto milanista.

RELAZIONI Paquetà calcistica­mente è nato lì ed è grazie a quel luogo se oggi sta raccoglien­do i primi frutti. Dapprima l’ingresso nella prima squadra rubronegra, poi un primo assaggio verdeoro e quindi la grande avventura dall’altra parte dell’oceano, preso per mano dal connaziona­le Leonardo. Ed è grazie a quel luogo se di Paquetà sentiremo parlare a lungo. In Europa, ma anche in patria, perché le prime settimane al Milan sono state talmente proficue da riaccender­e su di lui i riflettori della Seleçao. Il commissari­o tecnico Tite l’ha rimesso velocement­e sul taccuino, tanto da inviare il suo assistente Sylvinho – vecchia conoscenza italiana come vice di Mancini all’Inter – a osservare Lucas di persona. E’ già successo due volte, contro il Napoli in Coppa Italia e a Roma. Dovrebbe succedere anche domani sera contro il Cagliari.

FUTURO Da quanto filtra le relazioni di Sylvinho sono molto buone. Paquetà ha stupito per la sua velocità di inseriment­o non solo in Italia, ma evidenteme­nte anche in Brasile. All’atto pratico significa che Lucas verrà chiamato da Tite per la doppia amichevole della seconda metà di marzo. Quella del 22 è ancora da definire nei dettagli, quella del 26 è fissata contro la Repubblica Ceca a Praga. In almeno una delle due Paquetà scenderà in campo dal primo minuto e si giocherà carte importanti per il futuro a breve termine, dal momento che a metà giugno prenderà via la Coppa America e Tite sta formando il gruppo. Diciamo che Lucas in Brasile sta facendo abbastanza parlare di sé (assieme all’altro baby talento Vinicus jr.), anche perché non è così comune che un giocatore della sua età venga schierato titolare in tutte le prime sei partite con la sua nuova squadra, e in un torneo ostico come quello italiano.

ATIPICO Per lui comunque la nazionale maggiore non sarà una primizia: dopo qualche apparizion­e in Under 20, i primi passi fra i grandi risalgono allo scorso settembre, messo in campo da Tite in due spezzoni contro Stati Uniti ed El Salvador. Poi è rimasto fuori dalle convocazio­ni, fino all’avventura rossonera, iniziata sotto i migliori auspici. Quasi cinquecent­o minuti di personalit­à, preparazio­ne tattica, approccio corretto in una realtà sconosciut­a. A Gattuso piace molto definirlo un «brasiliano atipico» proprio in virtù della propension­e – anche – al lavoro sporco, di interdizio­ne e ripiegamen­to. E, aggiungiam­o noi, anche a una vita privata lontana anni luce dagli eccessi passati di qualche connaziona­le. La posizione in campo per ora resterà quella attuale: mezzala sinistra (o destra, in caso di esigenza), perché a Rino non piace cambiare spesso e perché per il momento Lucas gli è funzionale soprattutt­o lì, nel vuoto creato da Bonaventur­a. Quando la mediana tornerà a ranghi completi, si vedrà. Ma una cosa appare piuttosto certa: i ballottagg­i riguardera­nno qualcun altro.

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1IL NUMERO in 3 presenze di A, Paquetà ha servito un assist: a Piatek in Roma-Milan 1-1 del 22° turno
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LAPRESSE Paquetà (a sinistra) in azione all’Olimpico contro la Roma

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