Il Sassuolo nel destino CR7 a caccia del gol n° 20
●All’andata primi gol alla Juve per Ronaldo. Ora è a quota 19 stagionali: farà cifra tonda?
Cristiano Ronaldo è il calciatore più vicino alla perfezione assoluta. Nella preparazione, nell’approccio alla professione, nelle esecuzioni. Per un centravanti di un top club, venti gol stagionali non rappresentano la perfezione, ma spesso sono la linea del Piave: se hai scollinato quella montagna, la tua stagione non sarà mai del tutto negativa. Nel caso di CR7 poi, 20 reti sono il minimo sindacale. Lo testimoniano anche i numeri: dalla stagione 2006/2007 non ha mai mancato il traguardo.
GIRO PERFETTO Nell’arte e nel linguaggio delle forme, il cerchio rappresenta la perfezione a prescindere dai numeri. Se Cristiano segnerà domani al Sassuolo, taglierà il fatidico traguardo. E chiuderà il cerchio contro la squadra a cui aveva segnato i primi gol italiani, la doppietta realizzata allo Stadium lo scorso 16 settembre. Cristiano era rimasto a secco nelle prime tre giornate di campionato contro Chievo, Lazio e Parma. Quel giorno, per più di un tempo, non era riuscito a sfondare la difesa del Sassuolo imperniata su Ferrari, lo stesso giocatore che con un goffo «autopalo» aveva regalato a Ronaldo uno dei gol più facili della sua carriera. Quell’episodio aveva liberato il vero CR7, che infatti impiegò solo ulteriori 5’ a segnare un altro gol, stavolta uno dei suoi, con un bel sinistro a incrociare.
QUOTA 20 Il portoghese ha segnato 17 gol in campionato ed è capocannoniere della serie A. Gli altri due centri sono arrivati in Champions League (contro il Manchester United) e in Supercoppa italiana contro il Milan. Se analizziamo le stagioni passate, arrivare a 20 è mera routine per CR7: negli ultimi due anni la fatidica quota era stata raggiunta a fine gennaio, rispettivamente alla ventesima e alla ventunesima giornata di Liga. E nel 2014/15, l’anno dei 61 gol stagionali (no, non è un refuso...) CR20 era arrivato il 22 ottobre, nella terza giornata della fase a gironi di Champions contro il Liverpool.
IL VERO CRISTIANO La rimonta subita una settimana fa contro il Parma ha lasciato due messaggi molto chiari: la difesa di scorta della Juventus, priva di Bonucci e Chiellini, ha bisogno di un tagliando presso le officine Allegri prima che la macchina di fiducia, quella con la targa che inizia con «BC», sia di nuovo pronta a tornare in pista. Ma c’è anche una buona notizia: ora che si avvicina la parte decisiva della stagione, Cristiano Ronaldo sta trovando la miglior condizione. Il portoghese non ha disputato un gennaio di quelli memorabili: era riuscito comunque a incidere nella partita più importante, la Supercoppa contro il Milan, perché come tutti i fuoriclasse decide soprattutto le partite
senza un domani. Ma tra Chievo, dove si è fatto parare un rigore da Sorrentino e Lazio (rete decisiva dal dischetto ma prestazione «normale») si era visto un Cristiano meno brillante sul piano atletico. Contro il Parma, al di là della doppietta, è tornata la sensazione prettamente ronaldesca: quando la palla ce l’ha lui può succedere sempre qualcosa di grosso. Il primo gol, in collaborazione con Iacoponi, lo ha ulteriormente acceso. Poi è arrivato un altro centro alla Ronaldo, con uno stacco di pura onnipotenza atletica sull’assist del ritrovato assistente Mandzukic e alcune belle iniziative partendo dall’amata fascia sinistra.
DISTANZA DA COLMARE Il Sassuolo è il penultimo test prima dell’andata degli ottavi di Champions con l’Atletico. Già, la Champions. Cristiano fin qui ha esultato una sola volta, anche per l’esagerata espulsione rimediata al Mestalla di Valencia che lo ha di fatto privato di due partite. Il pallottoliere stagionale dice 29 Messi e 19 Cristiano, con la Pulce a quota 6 in Champions. E la Juve conta molto sulla voglia del suo alieno di ridurre il gap col rivale di sempre.
LO SCENARIO Contro il Parma una doppietta e alcune giocate da fenomeno. E mancano 10 giorni all’Atletico Madrid