La Gazzetta dello Sport

Nedved: «Il nuovo supereroe è Paulinho»

●Il vicepresid­ente crea un soprannome per Dybala: «Segna meno, ma gioca meglio. E tutta la Juve è super»

- Fabiana Della Valle INVIATA A TORINO

Nella sala delle esposizion­i del J Museum, teatro della mostra «Gulp! Goal! Ciak!» che celebra il calcio raccontato dai fumetti, c’è una sezione dedicata alle super caricature dei campioni del passato. Pavel Nedved si ferma e sorride davanti a un’immagine che lo ritrae con l’armatura di Iron Man, griffata con lo stemma del club bianconero. La Juventus ha una predilezio­ne atavica per i giocatori fuori dal comune. Una volta c’era Paul Pogba, che Andrea Agnelli definì il supereroe della Signora, quest’estate è arrivato Cristiano Ronaldo, il bionico per antonomasi­a. CR7 è l’emblema della perfezione nel mondo del pallone, ma non è l’unico supereroe alla corte di Madama. Per Nedved in rosa ce ne sono anche tanti altri, a cominciare da Paulo Dybala, che in questa stagione sarà pure meno appariscen­te ma non per questo è diventato meno importante.

SUPER PAULINHO «Visto che siamo nell’ambito di una mostra dedicata ai fumetti, a proposito di Dybala vi dico che da noi ci sono tutti supereroi e ci teniamo stretti i nostri giocatori. Crediamo di avere una squadra molto forte. Paulinho, è vero, ha segnato meno in questa stagione ma ha giocato meglio. E io sono molto contento». Dall’insolito vezzeggiat­ivo ai compliment­i, il vice presidente sparge solo miele sulla testolina del numero dieci, glissando sulla domanda relativa al rientro anticipato negli spogliatoi del giocatore in Juventus-Parma: segno che l’episodio, pur non essendo piaciuto, non ha lasciato scorie ed è già stato archiviato. Nedved non è tipo da smancerie solo di facciata e in passato non si era fatto problemi a tirare le orecchie pubblicame­nte all’argentino. In questo momento Paulo va coccolato, perché si sta sacrifican­do per il bene della squadra, e quel «ci teniamo stretti i nostri supereroi» forse è anche un messaggio per le squadre che gli fanno l’occhiolino.

SENZA PAURA Nelle parole del vice presidente bianconero c’è anche la voglia di ribadire che la Juventus non ha paura, perché è consapevol­e della sua forza. Nessuno ha gradito l’eliminazio­ne dalla Coppa Italia e il pareggio in campionato, ma non c’è preoccupaz­ione in chiave Atletico: «Non pensiamo assolutame­nte agli ottavi di finale di Champions League, perché prima del match di andata abbiamo ancora due partite di campionato da disputare. Siamo molto concentrat­i e ci alleniamo per quello. È vero che ultimament­e abbiamo subito gol che di solito non siamo abituati a prendere. Però abbiamo lavorato su questo aspetto e la squadra è pronta».

DIFESA DA REGISTRARE Sei gol in due partite (tra Atalanta e Parma) è un evento che si verifica di rado in casa bianconera e Massimilia­no Allegri (presente ieri all’anteprima della mostra con Andrea Barzagli e il presidente Andrea Agnelli, accompagna­to dalla madre Allegra e dai figli Giacomo e Baya) si è occupato in questi giorni soprattutt­o di collaudare l’inedita coppia Caceres-Rugani: i due saranno ancora titolari domani contro il Sassuolo, viste le contempora­nee assenze per infortunio di Barzagli, Chiellini e Bonucci. «Non definirei Sassuolo un bivio importante – ha chiuso Nedved –. È solo una partita da tre punti, che vogliamo vincere». Magari con l’aiuto di Super Paulinho, che non vede l’ora di tornare a segnare.

 ??  ?? 1● 1 Il vicepresid­ente della Juve Pavel Nedved, 46 anni, ieri al J Museum per l’inaugurazi­one della mostra «Gulp! Goal! Ciak!»: alle sue spalle una tavola che lo rappresent­a in versione Iron Man ● 2 Nedved con il presidente Juve, Andrea Agnelli, 43, la madre Allegra Agnelli, 73, e il presidente del museo Paolo Garimberti, 76 ● 3 Massimilia­no Allegri, 51, e Allegra Agnelli ● 4 Il curatore della mostra Luca Raffaelli, 59 GETTY
1● 1 Il vicepresid­ente della Juve Pavel Nedved, 46 anni, ieri al J Museum per l’inaugurazi­one della mostra «Gulp! Goal! Ciak!»: alle sue spalle una tavola che lo rappresent­a in versione Iron Man ● 2 Nedved con il presidente Juve, Andrea Agnelli, 43, la madre Allegra Agnelli, 73, e il presidente del museo Paolo Garimberti, 76 ● 3 Massimilia­no Allegri, 51, e Allegra Agnelli ● 4 Il curatore della mostra Luca Raffaelli, 59 GETTY
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