Leonardo: «Quei giovani che inseguivano il futuro»
●Paquetà: «Sono stato lì per 12 anni» Messi: «Il mio pensiero per le famiglie»
Uno stemma e una scritta: «O Flamengo està de luto», il Flamengo è a lutto. Il mondo rubronegro si è stretto attorno a questa semplice grafica, diffusa ieri dal club. L’hanno condivisa tutti, dai vip agli avversari. Certo, chi ha vissuto al «Nido degli avvoltoi» è rimasto colpito nel vivo. «Ho passato lì 12 anni della mia vita, in quell’ambiente. Sogni e obiettivi interrotti da una tragedia che non so come definire. Che Dio possa confortare i cuori di familiari e amici», ha scritto sui social Paquetà. Vinicius, la stellina del Real che come il milanista è cresciuto qui, ha postato: «Una notizia tristissima, preghiamo per tutti». Felipe Vizeu, ex Udinese cresciuto al Flamengo, mentre lo presentavano al Gremio era emozionatissimo: «Si è interrotto il sogno di quei ragazzi». Leonardo, dg del Milan che proprio al Flamengo è cresciuto, non nasconde tristezza: «Vorrei abbracciare tutte le famiglie delle vittime dell’incendio. Il mio pensiero e la mia preghiera sono per quei giovani che inseguivano il sogno di diventare calciatori». Sullo stesso tenore Zico, altra leggenda rubronegra: «Una tragedia. Che Dio conforti le famiglie che hanno perso figli, nipoti, fratelli, cugini, parenti, ragazzi che sognavano un futuro». TUTTI INTORNO Tutto il mondo però ieri si è stretto attorno al Flamengo. «Vi siamo vicini», ha twittato l’Inter. Cristiano Ronaldo, che aveva appena espresso dolore per la scomparsa di Emiliano Sala, si è detto «profondamente triste». Messi invece ha rivolto i suoi pensieri «alle famiglie vittime dell’incendio». Per Pelé «è un giorno molto triste per il calcio brasiliano». Il presidente del Brasile Bolsonaro si è detto «sconvolto dalla morte di giovani che avevano iniziato il loro cammino verso la realizzazione dei loro sogni professionali». E la federcalcio dello Stato di Rio in segno di lutto ha cancellato dal calendario le partite del weekend.