La Gazzetta dello Sport

Il caso Alpe d’Huez

LA LETTERA RIPORTA L’ELENCO DELLE MISURE DI SICUREZZA PRESE QUEL GIORNO. MA ALLA PROCURA DI GRENOBLE C’È LA TESTIMONIA­NZA-CHIAVE DEL GENDARME CHE CHIESE RINFORZI: SENZA RICEVERLI

- L’ANTICIPAZI­ONE di CIRO SCOGNAMIGL­IO twitter@cirogazzet­ta 1.

Una lettera ufficiale dal Tour de France con data 16 gennaio, a sei mesi quindi da quel 19 luglio maledetto. La Grande Boucle ha scritto a Vincenzo Nibali, scaraventa­to a terra da uno spettatore a 4 chilometri dalla vetta dell’Alpe d’Huez e poi costretto al ritiro per la frattura della decima vertebra toracica. Il succo: «La sicurezza degli atleti è al primo posto delle nostre priorità, nel 2018 abbiamo adottato una serie di misure in più rispetto a quelle previste dall’Uci (con elenco annesso, ndr). E nel 2019 stiamo lavorando con il Ministero dell’Interno francese per rinforzarl­e ulteriorme­nte». Più nel dettaglio, per citare alcuni passaggi della lettera: «40 agenti di sicurezza privata sono stati utilizzati per la prima volta sull’Alpe d’Huez»; «Altra novità, un cordone di protezione integrale nella curva degli olandesi»; «Abbiamo realizzato una campagna di comunicazi­one solo per la sicurezza».

TOSCANA La lettera, in risposta a quella partita dall’Italia il 20 luglio scorso, è arrivata allo studio «Malucchi&Baldi» di Pistoia e all’avvocato Fausto Malucchi, il legale del 34enne siciliano della Bahrain-Merida che in questi giorni si sta allenando a Tenerife, in vista del debutto il 24 febbraio all’Uae Tour, e che in estate ha programmat­o di tornare al Tour dopo aver disputato il Giro. «Abbiamo apprezzato — spiega Malucchi — il ribadire la priorità della sicurezza e il coinvolgim­ento del Ministero degli Interni. Ma su quanto accaduto quel giorno la valutazion­e diverge, perché più di qualcosa non ha funzionato quando Vincenzo è stato buttato per terra. L’ubriachezz­a di molti spettatori, la mancanza di transenne, la tantissima gente contro un solo gendarme presente, poi assistito da un altro. Noi auspichiam­o un tavolo allargato assieme ai legali dell’organizzat­ore Aso, perché quanto è successo ci sembra chiaro, così come è chiaro come Vincenzo sia stato penalizzat­o per quel Tour (e il resto della stagione) dato che nel finale di quella tappa realizzò il miglior tempo di scalata nonostante la vertebra rotta. Quando le cose sono così evidenti, non c’è necessità di sedersi davanti a un giudice». E sul tavolo potrebbe essere messa l’ipotesi di un risarcimen­to economico per lo Squalo.

CAUSA Va ricordato che nel frattempo è sempre in corso l’inchiesta della Procura di Grenoble su quanto accaduto in quella 12a frazione: lo spettatore, con la cinghia della macchina fotografic­a, aveva agganciato Nibali facendolo cadere con conseguenz­e rovinose, e Vincenzo aveva sporto denuncia contro ignoti per lesioni. Non risulta, almeno ufficialme­nte, che sia stato associato un nome e un cognome a quello spettatore (l’avvocato Malucchi ha comunque chiesto un incontro con il procurator­e di Grenoble), DIRETTORE DEL TOUR ● ● ● ma dal lavoro investigat­ivo della Procura sull’accaduto sarebbero arrivate delle evidenze interessan­ti anche per l’evoluzione delle relazioni Tour-Nibali. Sarebbe emerso, infatti, che prima del fattaccio l’unico gendarme sul posto, circondato da fumogeni e tifosi esagitati, avesse già segnalato tutte le criticità della situazione, richiedend­o rinforzi immediati. Ma si aggiunse solo un altro collega. Un punto chiave, per la difesa di Nibali, nel ricostruir­e l’accaduto. Curiosità: per ammissione dello stesso Tour, i gendarmi in servizio lungo l’Alpe d’Huez «erano 485», dunque il 75% dei 650 utilizzati per l’intera tappa.

TEMPO La lettera comunque — scritta in francese e in italiano — resta il primo atto «ufficiale» del Tour nei confronti di Nibali dopo il rammarico che il direttore Christian Prudhomme gli aveva espresso la sera stessa del 19, andando a trovare lo Squalo in albergo sull’Alpe d’Huez. Vincenzo si era dovuto ritirare da quarto in classifica e avendo dato l’impression­e di poter far saltare il banco. La missiva è dettagliat­a ma non si leggono, neppure tra le righe, ammissioni di responsabi­lità da parte della Boucle, che potrebbe avere atteso così tanto per scrivere per aspettare gli sviluppi dell’inchiesta di Grenoble. «Considero questa lettera come una prima puntata della vicenda — riassume l’avvocato Malucchi —. L’incidente in un primo momento era stato sottovalut­ato, Vincenzo è riuscito a ritornare in gruppo in tempi anche abbastanza ristretti, ma ha rischiato. E non poco».

IL TOUR DOPO 6 MESI PROVA A DIFENDERSI E SCRIVE A NIBALI

LA SICUREZZA È LA NOSTRA PRIORITÀ. NEL 2019 MISURE ANCORA PIÙ DURE

CHRISTIAN PRUDHOMME

 ??  ?? 3Il clima pazzesco che attende i corridori sull’Alpe d’Huez: a sinistra, con il cappellino a pois, c’è il tifoso fotografo 2. La cinghia della macchina fotografic­a aggancia il manubrio 3. Nibali cade FOTO TV/ANSA
3Il clima pazzesco che attende i corridori sull’Alpe d’Huez: a sinistra, con il cappellino a pois, c’è il tifoso fotografo 2. La cinghia della macchina fotografic­a aggancia il manubrio 3. Nibali cade FOTO TV/ANSA
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