A Roma 7000 Dragoni: per loro il mondo è ovale
●Dallo squadrone anni Settanta ai giorni nostri. All’Olimpico la conferma di una fede
Oggi, all’Olimpico, sono attesi circa 40.000 spettatori. Sempre tanti, in assoluto. In preoccupante, ma inevitabile flessione, rispetto anche al recente passato. Il bello è che 7000 saranno gallesi. A conferma della fede ovale di un Paese che conta non più di 3,1 milioni di abitanti. Cosa importa se i Dragoni giocheranno con una sorta di seconda squadra? La passione per la Nazionale dalle piume di struzzo, simbolo della squadra in maglia rossa, è alta come e più di sempre. Sebbene il fascino di quella anni Settanta, di quella della Golden Era, resti unico e inimitabile.
CHE STORIA Era, quella, l’epoca dei Gareth Edwards e dei Phil Bennett. Dei Gerald Davies, JPR WIlliams e JJ Williams. Capace, nel Cinque Nazioni, dei Grande Slam del 1971, 1976 e 1978. Mancando quello del 1972 soltanto perché, come la Scozia, a causa dell’esplosiva situazione politica irlandese, si rifiutò di giocare a Dublino. Si sarebbe dovuto attendere fino al 2005 per un altro en-plein... Con l’onta, nel mentre, di tre Cucchiai di legno, nel 1990, nel 1995 e nel 2003. Oggi tutto è diverso, tutto è cambiato. E i tempi eroici degli emigrati di metà Ottocento per la carestia delle patate, che in valigia mettevano l’ovale e poco altro o dei minatori dei decenni successivi, che all’uscita dal lavoro giocavano per ritemprarsi, appartengono decisamente al passato.
I SIMBOLI Eppure, a Cardiff e dintorni, il rugby resta una forma di riscatto sociale. Le note di «Land of my fathers» continuano a unire un popolo. Come il daffodyl, fiore giallo da mettere all’occhiello e Hay on Wye, la splendida città dei libri in ogni dove. «L’Italia – ha detto ieri Jonathan Davies, 30enne centro degli Scarlets, oggi capitano dall’alto delle sue 69 presenze – sta facendo grandi passi avanti e i risultati che Treviso sta ottenendo non potranno che trasferire in Nazionale una mentalità vincente. Per questo dovremo stare attenti, soprattutto all’inizio: partirà fortissima». Parole di circostanza o parole sentite? Oggi, con tutta il Galles come sempre di fronte alla tv, la delicata risposta. ●