La Gazzetta dello Sport

IL MILAN RINGHIA

Pistolero Piatek reti a 12 squadre E il Cagliari manca

- Marco Pasotto MILANO

Ieri mattina Rino Gattuso non ha praticamen­te parlato di Piatek. Tutte le sue parole sulla fase offensiva, o quasi, sono state dedicate a Cutrone. A Cutrone che «fa lavoro extra» e «ha il fuoco dentro», che «a livello mentale è cresciuto tantissimo», che «non pensa solo a se stesso» e «ragiona da giocatore vero». Rino ha accarezzat­o Patrick e gli ha dedicato tutti i pensieri perché su Piatek, anche se sono passate soltanto tre partite, non c’è già più molto da interrogar­si: che anche stasera tocchi a lui guidare l’attacco è un’ovvietà, quindi occorre stimolare e tenere vivo il resto della truppa. E se per caso qualcuno fosse sfiorato dal dubbio, basta un’ultima riflession­e: «E’ difficile cambiare qualcosa».

PROBLEMI Gattuso ovviamente non cambierà. Non stasera. C’è un quarto posto da riconquist­are e Robocop è pronto per un’altra missione, con Cutrone è costretto a cedere il passo di fronte ai tre gol in 185 minuti del compagno. Una media – una rete ogni 61’ – che sta per il momento risolvendo parecchi problemi là davanti al tecnico rossonero. Rino infatti non è ancora riuscito a trovare l’alchimia perfetta (chi ce la fa di solito lotta per lo scudetto, o giù di lì): quando funziona la difesa fatica l’attacco, e viceversa. Lungo la stagione il Milan ha invertito i fattori. C’è stato un momento, lungo il mese di ottobre, in cui in avanti erano fuochi d’artificio. Dopo dieci giornate, per esempio, i rossoneri avevano il secondo miglior attacco del torneo a una sola lunghezza dalla Juve. Erano i momenti in cui Higuain era sereno e segnava tenendo fede alle sue solite medie, e in cui anche gli altri attori – per esempio Suso – avevano una buona confidenza con la porta. Mentre la difesa era il dodicesimo reparto del torneo. Adesso il mondo si è capovolto: il Milan è la quarta difesa, ma soltanto il decimo attacco. IMPATTO Se dividiamo le ventidue partite in due blocchi da undici, il crollo è molto violento: ventun gol nel primo blocco, otto nel secondo. I rossoneri da metà novembre in avanti hanno segnato meno di un gol a partita e se sono rimasti agganciati alla Champions devono quindi ringraziar­e Romagnoli e colleghi. Ecco allora l’importanza dell’impatto di Piatek, che ha portato la squadra in semifinale di Coppa Italia e le ha permesso (assieme alle imprese di Donnarumma) di uscire indenne da Roma. Nel 2019 a San Siro ha segnato solo lui e il dato è infido nella lettura: da un lato si può celebrare l’impatto fantastico con la nuova maglia, dall’altro l’assenza di altri giocatori capaci di trovare la rete.

PESO Kris sotto questo punto di vista va avanti imperturba­bile per la sua strada. Come ha ripetuto allo sfinimento il giorno della presentazi­one, il suo obiettivo è segnare tutte le partite. Un concetto a prima vista banale, infantile se vogliamo, ma attenzione ai suoi numeri: buttarla dentro tutte le settimane magari no, però provare a farlo con (quasi) tutte le avversarie che giocano quest’anno in A, ecco, si può tentare. Ovviamente stiamo parlando di un giochino, ma occhio: Piatek nel girone di andata ha fatto gol a Empoli, Sassuolo, Bologna, Lazio, Chievo, Frosinone, Parma, Samp, Spal, Roma, Atalanta e poi è arrivata la doppietta al Napoli in Coppa Italia. Sono dodici squadre. Se escludiamo il Genoa (a cui non può più segnare perché il Milan ci ha già giocato contro entrambe le volte) e il Milan (in rossoblù una partita senza gol e l’altra saltata per squalifica), ne restano sei a cui non ha ancora fatto gol. Una di queste è proprio il Cagliari. Più che una statistica, è una curiosità. O meglio, una conferma sull’impatto devastante del ragazzo polacco nel nostro campionato. Nei suoi primi cinque mesi e mezzo italiani ha colpito oltre la metà delle avversarie e il dato ovviamente non può che migliorare. Gattuso confida che Kris trovi la prima gioia anche contro i sardi, in attesa che là davanti spunti qualcuno capace di togliere un po’ di peso dalle spalle del Pistolero.

LA SITUAZIONE Kris terminale inamovibil­e per risolvere il mal di gol rossonero

Le ultime 11 partite hanno visto solo 8 gol: nelle precedenti 11 furono 21

 ??  ?? Bomber Krzysztof Piatek, 23 anni, arrivato al Milan a gennaio
Bomber Krzysztof Piatek, 23 anni, arrivato al Milan a gennaio
 ??  ?? Krzysztof Piatek, 23 anni, arrivato al Milan nel mercato di gennaio PHOTOVIEWS
Krzysztof Piatek, 23 anni, arrivato al Milan nel mercato di gennaio PHOTOVIEWS

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