La Gazzetta dello Sport

È zona Martinez: «Radja mi ha dato una palla perfetta»

●Lautaro gioisce e guarda avanti: «Testa al Rapid, dimostriam­o di essere degni della maglia dell’Inter»

- Carlo Angioni Davide Stoppini INVIATI A PARMA

Riecco l’acuto del Toro, riecco l’Inter che vince. Altro che la meteora Gabigol, la risposta di Lautaro Martinez arriva quando i nerazzurri hanno una fame tremenda di rivedere tre punti tutti in una volta, di rimettersi a correre e allontanar­e per un’altra settimana le inseguitri­ci Champions. Un pallone e bum, un gol da festival, ecco quello che serviva per scacciare le voci di chi gli ricorda più gli errori sottoporta e la confusione. Adesso, però, Lautaro è arrivato a quattro reti in Serie A: non sono tantissime, è vero, ma questo di Parma è il primo centro in trasferta, il secondo pesantissi­mo dopo quello firmato contro il Napoli a Santo Stefano nel 2018. Allora si era in pieno recupero, stavolta le lancette erano comunque molto avanti. È la zona Lautaro, quella in cui l’Inter, se deve aggredire al collo gli avversari, può permetters­i il lusso di avere in campo il Toro e capitan Icardi. E se Maurito latita davanti, ci pensa l’amico più giovane. Se Batman Icardi non fa la voce grossa, ecco che Lautaro in versione Robin rimette le cose a posto per l’Inter. Niente stecca stavolta come nell’assalto alla Lazio in Coppa Italia e al Bologna in campionato. È la serata finale del Festival di Sanremo, Lautaro si adegua con un assolo dentro l’area che vale l’esultanza con le corna. «Sono molto felice per la vittoria in un campo molto difficile – racconta il numero 10 nerazzurro –. Ora torniamo a lavorare per continuare su questa strada. È stata una partita tosta, volevamo i tre punti. Ci siamo concentrat­i in settimana per riuscire a ottenere questo risultato importante e siamo riusciti a tornare al successo. Il mio gol? Era una delle poche soluzioni possibili, Nainggolan mi ha dato la palla in quella maniera perfetta. Mi sono trovato davanti alla porta e per fortuna quel pallone è entrato».

CARATTERE Faccia da ragazzino (l’argentino ha soltanto 21 anni) ma spirito da leone in campo, Lautaro sta riuscendo a ritagliars­i uno spazio importante in questa Inter. Non è stato facile, non sono mancati i momenti giù e le incomprens­ioni con Spalletti (ora tutto è a posto, per fortuna dell’Inter...), e in questo lungo sprint Champions potrà essere fondamenta­le. «L’allenatore ci dice sempre che dobbiamo migliorare dal punto di vista mentale e ha ragione. Nel calcio contano ovviamente il fisico e la tecnica, ma la testa è fondamenta­le perché senza di quella non riesci a esprimerti. Anche stavolta con il Parma abbiamo sbagliato diversi gol, non riuscivamo a segnare. Però dobbiamo continuare così. Vogliamo mantenere la distanza con le avversarie che vogliono la Champions e lavorare bene sulla testa per continuare a vincere». Anche in Europa League, il prossimo appuntamen­to del calendario di Lautaro: «Adesso testa alla prossima partita, quella contro il Rapid Vienna, perché vogliamo dimostrare di essere degni di questa maglia. Abbiamo pochi giorni per preparare la sfida in Austria, ma non importa. Tutto quello che facciamo lo facciamo per vincere e dare una gioia ai tifosi che ci sono sempre vicini».

1

IL NUMERO

La rete in trasferta di Lautaro Martinez. Prima di ieri, 5 gol a San Siro tra Serie A e Coppa Italia

 ??  ?? Lautaro Javier Martínez è nato a Bahía Blanca il 22 agosto 1997
Lautaro Javier Martínez è nato a Bahía Blanca il 22 agosto 1997

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy