La protesta del latte coinvolge il Cagliari: squadra solidale con i pastori furiosi
allevatori contro il prezzo basso bloccano il centro di allenamento: dai giocatori gesti di sostegno
Sofferenza. Quella dei pastori sardi e quella del Cagliari. Situazioni ben diverse, sia chiaro. Stati d’animo uguali. Perché, in entrambi i casi, le cose non vanno. Ieri
pomeriggio, nella sofferenza, i pastori sardi e i giocatori rossoblù si sono uniti. I primi a protestare, giustamente perché il loro latte è svilito, offeso, deprezzato da chi comanda il gioco, gli altri a solidalizzare versando a loro volta dei bidoni pieni di latte per terra. Quel che hanno fatto i pastori dalla mattinata di ieri, partendo dalla protesta davanti al caseificio Pinna di Thiesi, passando e spargendo latte per Mamoiada a Santadi, paesi simbolo di una Sardegna che, alla vigilia delle elezioni regionali (il 24), chiede innanzitutto rispetto. Un litro di latte sardo viene acquistato a 60 centesimi. «Non riusciamo a coprire neppure i costi di produzione» urlano i pastori. Il minimo dovrebbe essere un euro più iva.
AL CENTRO Per accentuare la protesta l’ultimo passaggio era il più eclatante: la «visita» al Cagliari al centro sportivo di Assemini dove la squadra si apprestava a partire per Milano. Non c’è stata battaglia, ma discussione civile. I pastori inizialmente chiedevano ai rossoblù di non giocare. Prima il dg Passetti, sardissimo, poi Barella e Deiola, sardi pure loro, ma anche il capitano Ceppitelli che lì ha portato la sua famiglia e il brasiliano Joao Pedro, che il cuore ce l’ha a Cagliari, hanno solidarizzato. Così come il tecnico Maran ha assicurato che un pensiero stasera sarà per i pastori che soffrono.
PUNTI Ma Maran dovrà pensare al Cagliari che non vince da 4 gare e che nelle ultime 12 ne ha vinta una solo. Il Cagliari comincia a vedere gli incubi della passata stagione quando, dopo 22 turni, aveva 4punti di vantaggio sulla terzultima e si salvò clamorosamente all’ultima. Anche oggi ha 4 punti di vantaggio sul Bologna terzultimo. «Una vittoria e tutto passerà», dicono al Cagliari. Ma deve arrivare presto altrimenti la squadra soffrirà. Come i pastori.