Allarme rosso Col Galles un’altra delusione Attenta Italia, il pubblico cala
●È il 19° k.o di fila e meno di 40.000 all’Olimpico, mai così pochi. O’Shea quasi in lacrime: «Sono deluso, ma non molliamo»
Piccoli segnali di risveglio: non bastano per fermare un Galles invero modesto. Ma l’Italia, rispetto alla controprestazione di otto giorni fa a Edimburgo e al di là del punteggio finale, offre una prestazione decisamente più degna. Dopo aver molto sofferto in avvio (tanti errori individuali), tiene viva la partita praticamente fino al termine, dimostra maggior personalità, ha più possesso, una buona difesa e, finalmente, la capacità di proporre iniziative offensive. Finisce 26-15 per i Dragoni, due mete pari, senza punti di bonus. Per gli azzurri, nel Sei Nazioni, è il 19° k.o. consecutivo, storico record al contrario rafforzato: l’emorragia non si arresta. Per i britannici, in generale, è invece la vittoria n. 11 in fila, primato della nazionale eguagliato: il precedente risaliva addirittura al quadriennio 1907-1910.
PUBBLICO Il momento, per il movimento tricolore, è sempre più delicato. Non solo da un punto di vista tecnico. La conferma dal pubblico: a Roma si sono presentati 38.500 spettatori, 7000 dei quali gallesi. Nella storia del Torneo, all’Olimpico – casa azzurra dal 2012 – non erano mai stati così pochi. Il campanello d’allarme è forte. Il giocattolo è vicino al punto di rottura. Servono risultati, vittorie. Diversamente il tradizionale entusiasmo che accompagna la squadra sfumerà. Ma tra due settimane a Roma arriverà l’Irlanda, tra quattro ci sarà il viaggio in Inghilterra. Difficile prevedere un cambio di rotta. Meglio rimarcare quanto di buono s’è visto col Galles. Non molto. Ma nonostante la conferma di Così i punti nel Sei Nazioni 2019: 4 a chi vince, 5 se si vince con 4 mete, 1 a chi perde segnando 4 mete o se accusa uno scarto di punti inferiore a 8 (2 se si perde segnando 4 mete e con uno scarto inferiore a 8), 2 punti col pari, 3 se si pareggia con 4 mete. E 3 punti a chi vince 5 match su 5 certi limiti, il passo in avanti c’è stato. Complice il Galles, presente con una sorta di seconda squadra. Tant’è vero che, avanti 12-0 dopo mezzora grazie a quattro piazzati di Biggar, subito dopo l’intervallo ha rischiato di trovarsi sotto. L’Italia, sul finire del primo tempo, dopo aver superato la metà campo una sola volta, potrebbe piazzare, ma Allan va in touche e, dopo tre, quattro affondi a testa basta e una buona azione corale, in meta con Steyn, uomoovunque, il miglior azzurro di giornata. Allan trasforma, poi spara un piazzato sul palo, ma non sbaglia in avvio di ripresa. L’Italia, sul 10-12, vive il miglior momento. Due mete degli
ABBIAMO DIFESO BENE, MA LORO HANNO SFRUTTATO I NOSTRI ERRORI
DEAN BUDD SECONDA LINEA ITALIA
ospiti in 6’, di Adams e di Watkin, quando ancora mancano 20’, chiudono però il match. Anche se in chiusura arriva la bella realizzazione di Padovani, a segno per la seconda volta in otto giorni.
LACRIME La frustrazione, in casa Italia, è alta. Al punto che il c.t. O’Shea, in conferenza stampa, cede nervosamente, fin quasi alle lacrime. «Abbiamo fallito nei punti di incontro e nelle uscite – dice – sono deluso ed è difficile dover sempre spiegare i motivi di una sconfitta. Non abbiamo la bacchetta magica. Ma non molleremo mai». Intanto però – mentre il presidente federale Gavazzi, pensando al pubblico, sostiene che la Nazionale, al di là dei Sei Nazioni, dovrebbe giocare meno spesso a Roma – prende corpo l’ipotesi di un rimescolamento interno allo staff dopo la Coppa del Mondo, con O’Shea supervisore.