La Gazzetta dello Sport

Coppia Champions Ilicic e Zapata ribaltano la Spal L’Atalanta sogna

●L’ex Petagna subito a segno, la squadra di Gasperini soffre. Nella ripresa l’attaccante nerazzurro dà un assist allo sloveno e segna il gol vittoria. E sabato c’è la sfida col Milan

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A BERGAMO BOZZANI

Adesso che è dentro la mischia per la Champions, l’Atalanta quasi si impaurisce, ma poi si dimostra degna. Assume la personalit­à della posizione con la rimonta sulla Spal, continua la crescita che in quasi due mesi si è rivelata vertiginos­a. Sono otto i risultati utili consecutiv­i, tutto compreso; non perde dal 22 dicembre, segna sempre da dopo il 7 ottobre (15 match con esultanza, più due di coppa). La serie continua perché l’Atalanta riesce a uscire pulita nonostante il pomeriggio fangoso nel quale ansima, sbaglia, sembra non riuscire a inventare una fine diversa. Invece ci riesce. Tiene testa alle concorrent­i per la coppa più bella, mai sbarcata a Bergamo. Lascia lontane le inseguitri­ci nella calca per l’Europa League: quello che è stato perso in estate, adesso sembra l’obiettivo minimo.

I MOTIVI L’Atalanta non è forzuta o soffocante, ma scova nel secondo tempo un lato debole nella protezione degli avversari e risale con due gol identici. Quattro tiri in porta totali, due bastano per superare la Spal. Josip Ilicic ha la concretezz­a dei suoi giorni più belli quando infila l’1-1; Duvan Zapata quasi chiede scusa per essersi fermato a Cagliari, dopo 17 reti in 10 match tutto compreso. Si fa perdonare, anche se non c’era bisogno, con il 2-1 sotto la curva atalantina. Il colombiano è a quota 16 in campionato, sono 9 le reti da inizio del 2019. Ma Duvan è anche l’autore dell’assist per lo sloveno. Perché il sistema che i nerazzurri escogitano per oltrepassa­re la barriera a cinque della Spal (più centrocamp­isti e attaccanti robusti nel pressing) è questo: attirare sulle fasce i rivali, colpirli con il lancio alle spalle e sperare che lo sprint degli esterni (nel caso Zapata e Hateboer) prevalga, che il cross sia filante e preciso, perché dall’altro lato arrivano le punte in vantaggio su tutti. Così succede, e quando la Spal tenta di rianimarsi – si è già quasi alla fine – è stanca e a nulla vale il cambio di sistema, da 35-2 a 4-3-3, con Floccari terza punta al posto di Bonifazi, difensore.

LA SPAL E’ PETAGNA Diversa perché le mancano Felipe, Fares e Schiattare­lla, la Spal però arrivava da tre risultati utili consecutiv­i, nell’ultima trasferta aveva sbancato Parma e soprattutt­o non aveva mai perso con l’Atalanta da quando è tornata in A: all’andata vinse 2-0 ma stavolta, al quarto tentativo Semplici non riesce a imbrigliar­e Gasperini. Nonostante gli ex. Già perché Kurtic inventa di esterno il cross per Petagna, che non sbaglia nonostante un attimo prima avesse tirato una chance d’oro su Berisha. Quando era a Bergamo, si diceva che il centravant­i lavorasse tanto, troppo, e segnasse poco. Per smentire, arriva a tre reti contro i nerazzurri in stagione, dopo la doppietta dell’andata. Stavolta non esulta, poi si fa un mazzo quadro e quando esce sente molti applausi. Purtroppo per la Spal, la sua sostituzio­ne è simbolica; nello stesso minuto se ne va Petagna e poi raddoppia l’Atalanta. Semplici costruisce un corpo centrale di affidament­o (Vicari, Missiroli, anche Paloschi che pressa) ma i suoi cedono ai lati, dove vengono spenti Lazzari e Costa.

ATALANTA DUE FACCE L’Atalanta ricade in difetti non inediti: il sonno iniziale è certificat­o dall’ottavo gol preso nel primo quarto d’ora, nessun ha fatto peggio. Siccome De Roon viene lasciato solo da Freuler (pallido e sostituito) in mezzo, tocca ancora a Gomez rientrare per costruire; in alcune fasi è più basso dell’olandese e degli esterni. Il Papu provoca un paio di ammonizion­i, però in zona gol non è devastante, anche se Viviano è bravo nel respingerg­li di piede il possibile pari, già nel primo tempo. Nel secondo, anche perché la pressione è minore, l’Atalanta riesce più a ragionare, a pensare dove colpire. Così arriva il sesto pieno nelle ultime sette uscite (più un pareggio), così Gasperini gusta quanto sia bello confermars­i nella mischia Champions (e sabato è in programma un grande AtalantaMi­lan), nonostante la giornata un po’ così.

 ??  ??
 ??  ?? Il gol vittoria di Duvan Zapata, 27 anni, su assist di Hateboer
Il gol vittoria di Duvan Zapata, 27 anni, su assist di Hateboer

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy