Milano a valanga Nunnally dà il via Pesaro inesistente
●Olimpia anche a +44 con l’ala che, dopo il pasticcio dell’esordio, fa una gara «regolare» lanciando il break
Autorizzato ad andare in campo pure dai regolamenti, James Nunnally bagna il suo esordio «legale» con cinque minuti da fenomeno: 6/7 al tiro con 4/4 dall’arco. Il che significa 16 punti in un battito d’ali. È l’abbrivio di una non partita in cui Pesaro viene spazzata senza remore da Milano. Non regge un confronto individuale nemmeno per sbaglio l’imbelle banda pesarese per la disperazione di Matteo Boniciolli che chiama timeout dopo un minuto e poi ruota un po’ tutti, compreso l’imberbe Federico Tognacci (classe 2000) che finora aveva giocato solo un minuto.
BRICIOLE Milano è senza James (turnover) e Kuzminskas (contrattura), a cui vanno aggiunte le assenze annunciate di Cinciarini, Tarczewski e Gudaitis, ma sul piatto non lascia nemmeno le briciole. Sette triple nel primo quarto valgono anche il +14; 50 punti in 17’, prodotti con una facilità disarmante davanti a una difesa inesistente, stendono Pesaro anzitempo. La Vuelle chiude il primo tempo sotto di 31 punti, 8015 la valutazione per Milano che si gode un Omic in versione Vesely, l’eccellente regia di Della Valle, la verve di Fontecchio, il rientro agevole di Nedovic e i minutaggi ridotti (saggia strategia) del professor Micov. «Continuiamo il nostro percorso di conoscenza reciproca alla ricerca di nuovi equilibri — spiega Pianigiani —. Tutti si sono resi disponibili a svolgere compiti nuovi e diversi. Avevamo un solo playmaker e così abbiamo investito su Della Valle che è stato bravo a sviluppare il gioco. Per lui è un’evoluzione importante anche per il resto della carriera non solo in Italia. Nedovic ha mandato segnali incoraggianti, si è preso i suoi tiri, sapendo che sarebbe finita all’intervallo perché ha un limite massimo di utilizzo in questo momento. Su tanti giocatori dobbiamo fare valutazioni giorno per giorno: ora c’è da monitorare la questione Kuzminskas e quella di Brooks che ha un’infiammazione e va tutelato». Nonostante ciò Pesaro non è e non può essere un problema.
ACCADEMIA Ripresa di pura accademia in cui Milano tocca anche il +44 e manda a canestro pure il baby De Capitani (classe 2002). «Ho assicurato che non faremo ricorso» dice scherzando Matteo Boniciolli, tirando in ballo gli eventi burocratici che pendono sulla corsa salvezza e che a detta del coach pesarese «l’hanno già condizionata». Ma le preoccupazioni del tecnico Vuelle al momento sono altre: «Mi disturba il quadro emotivo della mia squadra che è instabile. Dopo una partita di grandissima qualità contro Venezia, al Forum non abbiamo giocato. L’ho detto ai miei: se devo morire, preferisco farlo combattendo e noi non l’abbiamo fatto. Finito il ciclo terribile con Brindisi, Venezia e Milano, comincia la nostra corsa salvezza. I miei giocatori sappiano che le prossime settimane in palestra saranno durissime. La pausa per me sarà come un ritiro precampionato».
>Pianigiani: «Della Valle usato da play è un evoluzione per il suo futuro, qui e altrove»
>Boniciolli: «Non abbiamo giocato, nella sosta faremo allenamenti durissimi»