La Gazzetta dello Sport

Insulti razzisti al dunker Kader «Adesso chiedo solo giustizia»

- Francesco Velluzzi

Kam Kader ha schiacciat­o su parquet e asfalti in Italia, in Europa e pure in Asia. A 31 anni l’ivoriano, che ha scelto Vigevano come base della sua vita, è ancora conosciuto come il dunker più famoso che c’è. Con i DaMove, ribattezza­ti gli «Harlem de noantri», ha allietato tanti eventi di basket dal 2000 a oggi, ma si diverte anche a giocare nel cinque contro cinque in serie C con gli Aironi Robbio, una squadra del pavese.

RAZZISMO Venerdì sera si è divertito un po’ meno perché durante il match disputato a Sedriano (Milano) un avversario lo ha insultato pesantemen­te: «Eravamo in lunetta e durante la partita avevamo avuto dei contatti duri. Normale eh. Ma a un certo punto mi ha detto “Negro di m...”. Non ci ho visto più. Due avversari, che hanno sentito, hanno dovuto fermarmi: “sii superiore”. Ma per me è stato frustrante, ho richiamato l’attenzione dell’arbitro che stava a fondo campo. Niente da fare. E nel caos ho tentato di colpirlo con una gomitata. Non l’ho preso. A quel punto l’arbitro mi ha espulso per la reazione. Ora so che verrò squalifica­to, ma spero solo che a lui succeda la stessa cosa. A fine partita è sparito e non si è scusato. Due suoi compagni sì. Mentre gli arbitri mi hanno convocato scusandosi». Ora potrebbe partire un’inchiesta. Per la cronaca gli Aironi hanno vinto con 26 punti di Kader che, fino all’espulsione, era stato il migliore in campo.

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Una spettacola­re schiacciat­a di Kam Kader, 31 anni

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