Berenguer spinge in panchina sia Falque che Zaza
●Lo spagnolo verso la conferma dietro Belotti unica punta. In mediana ci sarà Lukic, è ballottaggio tra Baselli e Meité
C’è una brezza che spinge il Torino oltre le frontiere dello storico ballottaggio tra Falque e Zaza. La novità potrebbe essere Berenguer ancora nell’undici, ma stavolta come unico rifinitore alle spalle di Belotti supportati da una mediana più muscolare: potrebbe essere questa la mossa anti-Napoli in incubazione in questi giorni al Filadelfia per la sfida del San Paolo di domenica sera. Una strategia che, naturalmente, spingerebbe in panchina sia Iago che Zaza. E sarebbe una prima volta: i due hanno spesso rappresentato l’uno l’alternativa dell’altro, o magari hanno giocato insieme con la formula del tridente completata dal Gallo.
CONFERME Siamo a venerdì, e con due allenamenti ancora in agenda, è ancora presto per arrivare a delle conclusioni. Le indicazioni filtrate dalle esercitazioni di Mazzarri accompagnano però il Toro nella direzione di un modulo con cinque centrocampisti, un trequartista e una sola prima punta. La filosofia che ha indirizzato le scelte del tecnico in questa stagione è sempre stata quella di confermare i giocatori che avevano risposto positivamente nella domenica precedente. Ecco perché nella testa di Walter si è infilato il pensiero di non privare il centrocampo del dinamismo di Lukic e di dare ancora fiducia alle giocate di Berenguer, uno dei migliori contro l’Udinese, emerso sulla distanza, soprattutto nella battaglia del secondo tempo. MUSCOLARI Per provare ad arginare la qualità che il Napoli può offrire in tutti i reparti, Mazzarri studia di costruire una mediana più folta e muscolare. È questo il secondo motivo che, oltre all’impiego di Berenguer, porterebbe al sacrificio delle due punte, Zaza e Iago Falque. Già detto di Lukic, che ci sarà. Intoccabile Rincon, sempre più un motorino perpetuo. Nel mezzo, nella posizione di mezzala sinistra, si propone adesso il ballottaggio tra Baselli e Meité, con l’ex centrocampista dell’Atalanta in questo momento leggermente favorito. Sempre sulla scia del tema delle conferme, Ansaldi e Aina sono in pole per le fasce. L’ETERNO MORETTI E in difesa? Le scelte, pressoché obbligate, sono fatte: anche ieri Djidji ha svolto terapie, seppure con un piccolo allenamento differenziato, per curare la distorsione al ginocchio destro. Domani pomeriggio la squadra partirà per Napoli e il nome di Djidji, a questo punto, può entrare sotto la categoria degli indisponibili. Al suo posto, è pronto a scendere nuovamente in campo «l’eterno» Moretti: a 37 anni, saranno 38 a giugno, Emiliano ha dato prova di essere un difensore ancora di grande affidabilità e rendimento. E con uno stato di forma invidiabile, anche per molti giovani.