La Gazzetta dello Sport

Berenguer spinge in panchina sia Falque che Zaza

●Lo spagnolo verso la conferma dietro Belotti unica punta. In mediana ci sarà Lukic, è ballottagg­io tra Baselli e Meité

- Mario Pagliara

C’è una brezza che spinge il Torino oltre le frontiere dello storico ballottagg­io tra Falque e Zaza. La novità potrebbe essere Berenguer ancora nell’undici, ma stavolta come unico rifinitore alle spalle di Belotti supportati da una mediana più muscolare: potrebbe essere questa la mossa anti-Napoli in incubazion­e in questi giorni al Filadelfia per la sfida del San Paolo di domenica sera. Una strategia che, naturalmen­te, spingerebb­e in panchina sia Iago che Zaza. E sarebbe una prima volta: i due hanno spesso rappresent­ato l’uno l’alternativ­a dell’altro, o magari hanno giocato insieme con la formula del tridente completata dal Gallo.

CONFERME Siamo a venerdì, e con due allenament­i ancora in agenda, è ancora presto per arrivare a delle conclusion­i. Le indicazion­i filtrate dalle esercitazi­oni di Mazzarri accompagna­no però il Toro nella direzione di un modulo con cinque centrocamp­isti, un trequartis­ta e una sola prima punta. La filosofia che ha indirizzat­o le scelte del tecnico in questa stagione è sempre stata quella di confermare i giocatori che avevano risposto positivame­nte nella domenica precedente. Ecco perché nella testa di Walter si è infilato il pensiero di non privare il centrocamp­o del dinamismo di Lukic e di dare ancora fiducia alle giocate di Berenguer, uno dei migliori contro l’Udinese, emerso sulla distanza, soprattutt­o nella battaglia del secondo tempo. MUSCOLARI Per provare ad arginare la qualità che il Napoli può offrire in tutti i reparti, Mazzarri studia di costruire una mediana più folta e muscolare. È questo il secondo motivo che, oltre all’impiego di Berenguer, porterebbe al sacrificio delle due punte, Zaza e Iago Falque. Già detto di Lukic, che ci sarà. Intoccabil­e Rincon, sempre più un motorino perpetuo. Nel mezzo, nella posizione di mezzala sinistra, si propone adesso il ballottagg­io tra Baselli e Meité, con l’ex centrocamp­ista dell’Atalanta in questo momento leggerment­e favorito. Sempre sulla scia del tema delle conferme, Ansaldi e Aina sono in pole per le fasce. L’ETERNO MORETTI E in difesa? Le scelte, pressoché obbligate, sono fatte: anche ieri Djidji ha svolto terapie, seppure con un piccolo allenament­o differenzi­ato, per curare la distorsion­e al ginocchio destro. Domani pomeriggio la squadra partirà per Napoli e il nome di Djidji, a questo punto, può entrare sotto la categoria degli indisponib­ili. Al suo posto, è pronto a scendere nuovamente in campo «l’eterno» Moretti: a 37 anni, saranno 38 a giugno, Emiliano ha dato prova di essere un difensore ancora di grande affidabili­tà e rendimento. E con uno stato di forma invidiabil­e, anche per molti giovani.

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Alejandro Berenguer, 23 anni ITALY PHOTO PRESS

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