La Gazzetta dello Sport

L’Empoli rivede la luce Ma il Sassuolo dov’è?

●I gol di Krunic, Acquah e Farias regalano una vittoria che mancava da dicembre. Gara dominata sugli emiliani, svogliati e poco pericolosi

- Luca Calamai INVIATO A EMPOLI

Per l’Empoli è la fine di un incubo. Il secco 3-0 contro il Sassuolo chiude una lunga striscia di risultati negativi. La squadra di Iachini non vinceva dal dicembre 2018 quando superò il Bologna al Castellani. E c’è un altro dato che fa sorridere gli azzurri: per la prima volta dopo venti partite Caputo e compagni hanno chiuso una gara senza subire reti. Per carità, l’Empoli resta in zona retrocessi­one anche se, almeno per una notte, è salito al quart’ultimo posto in classifica. Quindi la salvezza è tutta da conquistar­e. Ma questo primo successo del 2019 è una preziosa iniezione di fiducia per un gruppo che si era ripiegato su se stesso. In copertina il bosniaco Krunic, il migliore in campo. Autore di una rete da fenomeno. Ma Iachini può sorridere anche per l’abile regia di Bennacer, per la grinta di Acquah, per la determinaz­ione del nuovo arrivato Farias e per il debutto del portiere Dragowski arrivato dalla Fiorentina. E il Sassuolo? De Zerbi alla vigilia aveva preteso la massima concentraz­ione. Minacciand­o di far volare delle sedie dentro lo spogliatoi­o. Chissà cosa è successo a fine partita. De Zerbi in sala stampa si è scusato per la prova della sua squadra con la dirigenza e i tifosi. Il suo Sassuolo non è mai stato in gara. Troppo molle, troppo distratto. Non può essere un’attenuante l’assenza nel primo tempo di Berardi, dirottato in panchine per dei problemini fisici. Tra gli emiliani si sono salvati Sensi e in parte il guizzante Boga. Per gli altri solo brutti voti.

LA CHIAVE L’Empoli prende per mano la partita fin dai primi minuti. Iachini lascia in panchina i giovani Traorè e Rasmussen, che a giugno passeranno alla Fiorentina. Gli azzurri in questo momento hanno bisogno di muscoli ed esperienza. Quella che garantisco­no in mezzo al campo Acquah e Krunic. Quest’ultimo si rivela imprendibi­le per gli emiliani. Krunic centra la traversa al 22’ (delizioso l’invito di Di Lorenzo) e sblocca la partita al 34’ con un’azione che parte dalla metà campo dell’Empoli. Il centrocamp­ista macina metri e avversari. Ne evita almeno tre prima di entrare in area e di beffare Consigli con un delizioso cucchiaio. Gli azzurri raddoppian­o tre minuti dopo. Farias lavora un buon pallone sulla fascia destra e premia l’inseriment­o di Acquah pronto a deviare in rete. Il Sassuolo fa da spettatore. De Zerbi prova a cambiare pelle alla squadra inserendo a inizio ripresa Berardi in attacco e Bourabia in mezzo al campo. Il copione della gara però non cambia. Gli emiliani fanno più possesso palla ma non creano situazione di vero pericolo. L’Empoli invece chiude l’incontro con un perfetto contropied­e avviato da Bennacer e chiuso da un violento destro in corsa di Farias. Il finale di gara è senza altri brividi. Iachini regala qualche minuto a La Gumina, che torna dopo l’infortunio rimediato contro l’Inter e si gode qualche preziosism­o del portiere Dragowski. Il Sassuolo invece chiude come aveva iniziato. Senza anima. De Zerbi alla vigilia si chiedeva quali potevano essere le ambizioni della sua squadra per questa seconda fase della stagione. Se il test di Empoli fosse attendibil­e la risposta sarebbe: una salvezza tranquilla e niente altro. Ma una partita storta può capitare a tutti.

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Afriyie Acquah, 27 anni, festeggia il gol del 2-0 con il compagno di squadra Giovanni Di Lorenzo, 25 GETTY

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