La Gazzetta dello Sport

Iachini si tiene la panchina: «Siamo stati quasi perfetti»

●L’allenatore dell’Empoli: «Non sono euforico come non ero demoralizz­ato quando la vittoria non arrivava»

- Giacomo Cioni EMPOLI

Il suo cappellino non si è mai spostato di un centimetro. Né quando portò a casa 10 punti nelle sue prime quattro partite da allenatore dell’Empoli, né dopo gli appena 2 punti in otto gare. Beppe Iachini è sempre rimasto lì, sereno, determinat­o e sorridente. Pensando al lavoro e a far crescere il gruppo. E nella partita che sembrava essere la più delicata, anche per il suo futuro, la squadra ha tirato fuori la prestazion­e migliore, più convincent­e. Qualche nuvola si era addensata sopra la sua panchina, ma, sarà un caso, chissà, ieri al Castellani c’era un sole primaveril­e. La vittoria per 3-0 ha spazzato qualsiasi voce di un possibile ritorno di Aurelio Andreazzol­i, perché il piano C sarebbe stato quello di tornare al piano A, cioè al ritorno del tecnico della promozione, poi esonerato a novembre. E invece Iachini è rimasto lì senza mai un momento di tensione. Vedeva la sua squadra crescere, ma qualche singolo continuare a sbagliare e i punti non arrivavano. A convincerl­o che qualcosa poteva cambiare erano le prestazion­i. E alla fine sono arrivati entrambi: un grande Empoli e nessun errore. Il risultato è il 3-0 col Sassuolo.

SVOLTA Una partita che potrebbe essere uno spartiacqu­e. Forse, adesso, questo è davvero l’Empoli di Iachini: ordinato in difesa, ficcante in attacco. Adesso il suo Empoli deve confermars­i, magari già da venerdì sera a San Siro col Milan di Piatek, ma il tunnel sembra superato. «Finalmente abbiamo raccolto quello che ci era mancato nelle ultime uscite. Non sono euforico dopo la vittoria racconta Iachini - come non ero demoralizz­ato quando non arrivava, le prestazion­i ci sono sempre state: creavamo occasioni senza riuscire a sfruttarle e poi pagavamo alla prima disattenzi­one». Diciamo la verità, senza un paio - o forse di più - di interventi scellerati di singoli a Cagliari, col Genoa e a Roma con la Lazio, l’Empoli poteva smuovere la classifica con più costanza e avere una classifica meno ossessiona­nte. Ma, come professa il tecnico, «nel calcio serve equilibrio, i ragazzi sono giovani e stanno crescendo, ma non devono segnare solo gli attaccanti, servono anche i gol dagli altri reparti».

IMBATTUTI Col Sassuolo è arrivata la vittoria che mancava dal 9 dicembre, ma soprattutt­o la porta è rimasta inviolata (non accadeva dalla terza giornata): «Questo mi soddisfa, mi avrebbe dato tanto fastidio prendere una rete: siamo riusciti a mettere in pratica quello che facciamo bene in settimana e spero che questa vittoria possa dare ancora più fiducia ai ragazzi, ma è stata una prestazion­e quasi perfetta».

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Giuseppe Iachini, 54 anni GETTY

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